Saggio parallelo e complementare a quello pubblicato dall'autore su "Studi Italiani" del 2009, l'articolo prende in esame da una diversa prospettiva il contributo del tutto peculiare e spesso non del tutto compreso del gruppo fiorentino, e di Papini in particolare, alla vicenda del movimento futurista tra le pagine della rivista «Lacerba» e le serate futuriste del 1913 a Roma e a Firenze. Si approfondisce nello specifico la presa di distanza violenta di Papini da Croce nel Discorso contro Roma e Benedetto Croce, e si apprezza anche un'innovazione formale, che segnala l'influenza, non adeguatamente considerata, delle opere in prosa e in versi di Palazzeschi, specialmente del "Codice di Perelà": è la presenza attiva e polemica del pubblico, con le sue reazioni aggressive e disordinate verso i futuristi in scena. Il pubblico, stilizzato nel suo ruolo antagonista, si configura così come un importante personaggio della scena futurista, anche a livello di diretta interferenza testuale. Non solo interlocutore o destinatario da provocare, ma co-autore del testo. La ricostruzione del clima intellettuale e ideale della Firenze futurista, tra ideologia coloniale e interventismo, nella breve militanza a fianco di Marinetti e poi nella presa di distanza dal gruppo milanese, è al centro dello studio che si concentra anche sul manifesto futurista di Papini, co-firmato da Soffici e da Palazzeschi; qui Papini adotta termini e una tassonomia già messi in opera nell’articolo "Athena e Faust", apparso molti anni prima sul «Leonardo». Tra le metamorfosi del classicismo, a suo tempo studiate dall'autore del saggio nella monografia "Il violino di Orfeo" (Pendragon, 2000), rientra così a pieno titolo anche questa stilizzazione del Futurismo secondo il processo classificatorio in precedenza adottato da Papini per designare la forza trascinante del Romanticismo, in opposizione alla forma cristallizzata del Classicismo, attribuita polemicamente alle opere/operazioni di Marinetti e dei suoi seguaci più fedeli.

Il Futurismo a Firenze

PIERI, PIERO
2010

Abstract

Saggio parallelo e complementare a quello pubblicato dall'autore su "Studi Italiani" del 2009, l'articolo prende in esame da una diversa prospettiva il contributo del tutto peculiare e spesso non del tutto compreso del gruppo fiorentino, e di Papini in particolare, alla vicenda del movimento futurista tra le pagine della rivista «Lacerba» e le serate futuriste del 1913 a Roma e a Firenze. Si approfondisce nello specifico la presa di distanza violenta di Papini da Croce nel Discorso contro Roma e Benedetto Croce, e si apprezza anche un'innovazione formale, che segnala l'influenza, non adeguatamente considerata, delle opere in prosa e in versi di Palazzeschi, specialmente del "Codice di Perelà": è la presenza attiva e polemica del pubblico, con le sue reazioni aggressive e disordinate verso i futuristi in scena. Il pubblico, stilizzato nel suo ruolo antagonista, si configura così come un importante personaggio della scena futurista, anche a livello di diretta interferenza testuale. Non solo interlocutore o destinatario da provocare, ma co-autore del testo. La ricostruzione del clima intellettuale e ideale della Firenze futurista, tra ideologia coloniale e interventismo, nella breve militanza a fianco di Marinetti e poi nella presa di distanza dal gruppo milanese, è al centro dello studio che si concentra anche sul manifesto futurista di Papini, co-firmato da Soffici e da Palazzeschi; qui Papini adotta termini e una tassonomia già messi in opera nell’articolo "Athena e Faust", apparso molti anni prima sul «Leonardo». Tra le metamorfosi del classicismo, a suo tempo studiate dall'autore del saggio nella monografia "Il violino di Orfeo" (Pendragon, 2000), rientra così a pieno titolo anche questa stilizzazione del Futurismo secondo il processo classificatorio in precedenza adottato da Papini per designare la forza trascinante del Romanticismo, in opposizione alla forma cristallizzata del Classicismo, attribuita polemicamente alle opere/operazioni di Marinetti e dei suoi seguaci più fedeli.
2010
"Firenze Futurista 1909-1920". Atti del Convegno di Studi, Firenze, 15-16 maggio 2009
235
251
Piero Pieri
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