Al servizio dell’unità. Perché le regioni possono disciplinare (con limiti) l’aiuto al suicido Il saggio sostiene che, a seguito della sentenza n. 242/2019, le regioni abbiano uno spazio per intervenire nella disciplina del suicidio medicalmente assistito, ponendo norme organizzative e procedimentali strettamente attuative dei principi enunciati dalla Corte costituzione. Le regioni agirebbero a favore dell’unità politica, garantendo un diritto già riconosciuto (ma non pienamente tutelato) dall’ordinamento a seguito della sentenza del Giudice delle leggi. A conferma di tale conclusione si riporta il caso della Regione Emilia-Romagna che, in via amministrativa, ha dettato una regolazione coerente con le condizioni dettate dalla Corte costituzionale.
Corrado Caruso (2024). Al servizio dell’unità. Perché le Regioni possono disciplinare (con limiti) l’aiuto al suicido. IL PIEMONTE DELLE AUTONOMIE, 1, 1-22.
Al servizio dell’unità. Perché le Regioni possono disciplinare (con limiti) l’aiuto al suicido
Corrado Caruso
2024
Abstract
Al servizio dell’unità. Perché le regioni possono disciplinare (con limiti) l’aiuto al suicido Il saggio sostiene che, a seguito della sentenza n. 242/2019, le regioni abbiano uno spazio per intervenire nella disciplina del suicidio medicalmente assistito, ponendo norme organizzative e procedimentali strettamente attuative dei principi enunciati dalla Corte costituzione. Le regioni agirebbero a favore dell’unità politica, garantendo un diritto già riconosciuto (ma non pienamente tutelato) dall’ordinamento a seguito della sentenza del Giudice delle leggi. A conferma di tale conclusione si riporta il caso della Regione Emilia-Romagna che, in via amministrativa, ha dettato una regolazione coerente con le condizioni dettate dalla Corte costituzionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.