La regolamentazione dei patti di non concorrenza in Italia ha visto protagonista la giurisprudenza che, nell’applicare e interpretare lo scarno disposto legislativo, ha cercato un bilanciamento tra i contrapposti valori di rilievo costituzionale coinvolti da tali accordi. L’assetto trovato dai nostri giudici è abbastanza generoso nel tutelare gli interessi datoriali ma poco attento all’impatto negativo su concorrenza, innovazione e crescita economica che i patti restrittivi della concorrenza possono provocare. Il presente articolo, dopo aver dato conto del quadro regolativo italiano, messo anche a confronto con quello presente nel Regno Unito e negli Stati Uniti, evidenzia come, mentre in questi ultimi ordinamenti è in atto un ripensamento che sembra portare verso una chiusura rispetto ai patti di non concorrenza in considerazione proprio di quello che è l’interesse pubblico, in Italia il tema ha ricevuto scarsissima attenzione. Tenendo conto delle indicazioni che provengono dai Paesi anglosassoni e delle problematiche emerse con riferimento al quadro italiano, vengono quindi avanzate alcune proposte per la revisione delle regole dedicate ai patti di non concorrenza.
Menegatti Emanuele (2024). Ripensando la regolamentazione dei patti di non concorrenza nel diritto italiano. ECONOMIA & LAVORO, 1/2024, 103-116.
Ripensando la regolamentazione dei patti di non concorrenza nel diritto italiano
Menegatti Emanuele
2024
Abstract
La regolamentazione dei patti di non concorrenza in Italia ha visto protagonista la giurisprudenza che, nell’applicare e interpretare lo scarno disposto legislativo, ha cercato un bilanciamento tra i contrapposti valori di rilievo costituzionale coinvolti da tali accordi. L’assetto trovato dai nostri giudici è abbastanza generoso nel tutelare gli interessi datoriali ma poco attento all’impatto negativo su concorrenza, innovazione e crescita economica che i patti restrittivi della concorrenza possono provocare. Il presente articolo, dopo aver dato conto del quadro regolativo italiano, messo anche a confronto con quello presente nel Regno Unito e negli Stati Uniti, evidenzia come, mentre in questi ultimi ordinamenti è in atto un ripensamento che sembra portare verso una chiusura rispetto ai patti di non concorrenza in considerazione proprio di quello che è l’interesse pubblico, in Italia il tema ha ricevuto scarsissima attenzione. Tenendo conto delle indicazioni che provengono dai Paesi anglosassoni e delle problematiche emerse con riferimento al quadro italiano, vengono quindi avanzate alcune proposte per la revisione delle regole dedicate ai patti di non concorrenza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.