A Stanislao Cannizzaro non mancarono riconoscimenti, anche in vita, sia in Italia, dove era considerato una gloria nazionale, che all’estero. Era professore a Roma e già insigne caposcuola quando la Royal Society gli attribuì la medaglia Copley 1891. Le sue reazioni si trovano nel discorso che pronunciò durante il banchetto offerto in suo onore dalle Accademia dei Lincei e Medicina e dai colleghi professori dell’Università di Roma, la sera del 10 dicembre 1891. Il chimico italiano più citato della storia della chimica, spesso l’unico, gradì soprattutto l'omaggio alla sua opera didattica.
Il vanto di Cannizzaro / M. Taddia. - In: LA CHIMICA E L'INDUSTRIA. - ISSN 0009-4315. - STAMPA. - 92:(2010), pp. 108-109.
Il vanto di Cannizzaro
TADDIA, MARCO
2010
Abstract
A Stanislao Cannizzaro non mancarono riconoscimenti, anche in vita, sia in Italia, dove era considerato una gloria nazionale, che all’estero. Era professore a Roma e già insigne caposcuola quando la Royal Society gli attribuì la medaglia Copley 1891. Le sue reazioni si trovano nel discorso che pronunciò durante il banchetto offerto in suo onore dalle Accademia dei Lincei e Medicina e dai colleghi professori dell’Università di Roma, la sera del 10 dicembre 1891. Il chimico italiano più citato della storia della chimica, spesso l’unico, gradì soprattutto l'omaggio alla sua opera didattica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.