Attività di microrganismi benefici e di un mastice su Phaeomoniella chlamydospora del complesso esca della vite

Wood diseases, Esca complex in particular, are one of the biggest problems in viticulture. The peculiarity and the increasing influence of these diseases require an integrated control strategy including specific treatments, as well as the protection of pruning wounds. The present work aimed to compare the activity of three formulations based on Trichoderma atroviride and Bacillus amyloliquefaciens, and a wound sealant polymer. The activity of each formulation was evaluated in vitro at two temperatures, against Phaemoniella chlamydospora (Pch), the main pathogen associated with Esca disease. The study was also carried out on potted vines, cv Sauvignon, and in the vineyard, cv Barbera, by protecting the pruning wounds with the formulaton that were applied before the Pch inoculations. Results showed in vitro activity by T. atroviride and, to a lesser extent, by B. amyloliquefaciens, and treir efficacy in vivo to protect pruning wounds by consistently reducing the pch infections. The polymer displayed the best activity in vitro essays, with conflicting results in vivo.

Le malattie del legno, in particolar modo il complesso Esca, rappresentano uno dei principali problemi in viticoltura. Le loro crescenti presenza e diffusione richiedono interventi mirati ed efficaci, soprattutto nella protezione delle ferite di potatura. Il presente lavoro ha voluto confrontare l'attività di protezione delle ferite espressa da tre formulazioni commerciali contenenti, rispettivamente, Trichoderma atroviride, Bacillus amyloliquefaciens e un mastice inerte a base di un polimero. L'attività di ciascun formulato è stata valutata in vitro a due temperature, nei confronti di Phaemoniella chlamydospora (Pch) principale patogeno del complesso Esca. Si è inoltre operato su piante in vaso e in vigneto, rispettivamente delle cv Sauvignon e Barbera, proteggendo con i formulati le ferite di potatura poi inoculate con Pch. I dati ottenuti mostrano come T. atroviridee, in misura minore, B. amyloliquefaciens mostrino attività in vitro e capacità di protezione delle ferite dalle infezioni artificiali di Pch in vivo. Il mastice ha mostrato la maggiore efficacia nelle prove in vitro, mentre in vivo ha fornito risultati contrastanti.