Il PD è da sempre un partito composito e complesso, dove convergono culture politiche differenti e talvolta in contrapposizione. Le elezioni primarie del 2023 hanno sovvertito le previsioni consegnando la leadership del partito a Elly Shlein, da molti interpretata come l’inizio di un processo di rinnovamento. Tuttavia, proprio la logica delle primarie aperte mette in campo attori diversi, portatori di valori e strategie non sempre congruenti. Il PD sarà in grado di costruire una coalizione capace di fronteggiare il centro destra nelle prossime sfide interne? Il cambiamento degli equilibri interni al PD complica o facilita la formazione di un’offerta politica competitiva? Per rispondere a queste domande indagheremo le differenze fra iscritti, simpatizzanti e delegati all’Assemblea Nazionale secondo 3 dimensioni analitiche – l’auto-collocazione sull’asse sinistra-destra, il posizionamento valoriale rispetto ad alcune issues rilevanti e le prospettive coalizionali del partito – in base ai dati raccolti durante le primarie del 26 febbraio 2023 e nell’ambito dell’Assemblea nazionale del successivo 12 marzo. Innanzitutto, ricostruiamo il processo di selezione della leadership Pd, discutendo le regole della competizione, le specificità dei due principali candidati e ricostruendo i risultati ottenuti a livello regionale durante la fase del voto dei militanti democratici e quella delle primarie aperte. L’analisi dei dati ci offrirà solidi elementi su cui poi offrire una discussione complessiva dei principali risultati emersi per capire, in termini di orientamenti ideologici, valori e aspettative sulle strategie coalizionali del partito, se e in quale misura l’elezione di Schlein sono il preludio di un rinnovamento interno o se invece prefigurano una nuova stagione di divisioni.
Paola Bordandini, B.M. (2024). Il nuovo Partito democratico: ideologia, valori e strategie di simpatizzanti, iscritti e delegati. Bologna : Il Mulino.
Il nuovo Partito democratico: ideologia, valori e strategie di simpatizzanti, iscritti e delegati
Paola Bordandini
;Laura Sartori;
2024
Abstract
Il PD è da sempre un partito composito e complesso, dove convergono culture politiche differenti e talvolta in contrapposizione. Le elezioni primarie del 2023 hanno sovvertito le previsioni consegnando la leadership del partito a Elly Shlein, da molti interpretata come l’inizio di un processo di rinnovamento. Tuttavia, proprio la logica delle primarie aperte mette in campo attori diversi, portatori di valori e strategie non sempre congruenti. Il PD sarà in grado di costruire una coalizione capace di fronteggiare il centro destra nelle prossime sfide interne? Il cambiamento degli equilibri interni al PD complica o facilita la formazione di un’offerta politica competitiva? Per rispondere a queste domande indagheremo le differenze fra iscritti, simpatizzanti e delegati all’Assemblea Nazionale secondo 3 dimensioni analitiche – l’auto-collocazione sull’asse sinistra-destra, il posizionamento valoriale rispetto ad alcune issues rilevanti e le prospettive coalizionali del partito – in base ai dati raccolti durante le primarie del 26 febbraio 2023 e nell’ambito dell’Assemblea nazionale del successivo 12 marzo. Innanzitutto, ricostruiamo il processo di selezione della leadership Pd, discutendo le regole della competizione, le specificità dei due principali candidati e ricostruendo i risultati ottenuti a livello regionale durante la fase del voto dei militanti democratici e quella delle primarie aperte. L’analisi dei dati ci offrirà solidi elementi su cui poi offrire una discussione complessiva dei principali risultati emersi per capire, in termini di orientamenti ideologici, valori e aspettative sulle strategie coalizionali del partito, se e in quale misura l’elezione di Schlein sono il preludio di un rinnovamento interno o se invece prefigurano una nuova stagione di divisioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.