La parabola biografica di Vito Nunziante, ritenuta straordinaria già dai contemporanei, e ancor più dai suoi discendenti interessati a creare il mito di un patriarca al quale ancorare la fortuna della famiglia, ha il pregio di toccare molte delle grandi questioni che caratterizzano il passaggio dal mondo dell’ancien regime allo stato moderno, e non solo nell’ambito militare che fu quello maggiormente frequentato dal personaggio. La professionalizzazione del mestiere delle armi, fenomeno che nel Meridione italiano avviene in un quadro sociale e all’interno di un’istituzione militare che fino alla fine sono caratterizzati da pesanti e spesso decisive persistenze dell’ancien regime. L’immissione tra le élites dirigenti del giovane e malfermo stato moderno che va delineandosi nel Meridione italiano di nuove classi e segmenti del corpo sociale. Infine il problema, peculiare delle Due Sicilie ma paragonabile ad altre esperienze mediterranee (Spagna, Portogallo, Grecia) del ruolo giocato dalle milizie irregolari locali nelle guerre napoleoniche e nel recupero dell’indipendenza dello Stato sotto la corona borbonica, anche in aperta contrapposizione agli eserciti regolari ritenuti veicolo di sovversione o infiltrazione straniera. Nelle prossime pagine proveremo a dare risposta ad alcuni di questi interrogativi, in particolare a quelli riguardanti la sfera del militare, ripercorrendo la traiettoria biografica di «don Vito Nunziante da Campagna», e delle sue molte identità.
Jacopo Lorenzini (2024). Vito Nunziante. Soldato, capomassa, generale del re. Soveria Mannelli : Rubbettino.
Vito Nunziante. Soldato, capomassa, generale del re
Jacopo Lorenzini
2024
Abstract
La parabola biografica di Vito Nunziante, ritenuta straordinaria già dai contemporanei, e ancor più dai suoi discendenti interessati a creare il mito di un patriarca al quale ancorare la fortuna della famiglia, ha il pregio di toccare molte delle grandi questioni che caratterizzano il passaggio dal mondo dell’ancien regime allo stato moderno, e non solo nell’ambito militare che fu quello maggiormente frequentato dal personaggio. La professionalizzazione del mestiere delle armi, fenomeno che nel Meridione italiano avviene in un quadro sociale e all’interno di un’istituzione militare che fino alla fine sono caratterizzati da pesanti e spesso decisive persistenze dell’ancien regime. L’immissione tra le élites dirigenti del giovane e malfermo stato moderno che va delineandosi nel Meridione italiano di nuove classi e segmenti del corpo sociale. Infine il problema, peculiare delle Due Sicilie ma paragonabile ad altre esperienze mediterranee (Spagna, Portogallo, Grecia) del ruolo giocato dalle milizie irregolari locali nelle guerre napoleoniche e nel recupero dell’indipendenza dello Stato sotto la corona borbonica, anche in aperta contrapposizione agli eserciti regolari ritenuti veicolo di sovversione o infiltrazione straniera. Nelle prossime pagine proveremo a dare risposta ad alcuni di questi interrogativi, in particolare a quelli riguardanti la sfera del militare, ripercorrendo la traiettoria biografica di «don Vito Nunziante da Campagna», e delle sue molte identità.File | Dimensione | Formato | |
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