La storia dell’editoria dei libri tattili in Italia (e non solo) può essere definita “giovane”. Nel nostro Paese, i primi libri tattilmente illustrati furono pubblicati negli anni ’70 da due meritevoli realtà (la Biblioteca Italiana per i ciechi «Regina Margherita» di Monza e l’Istituto dei Ciechi di Milano). A partire da una cornice storico-culturale di ambito pedagogico speciale, l’articolo affronta il ruolo dei libri tattili - intesi come mediatori - per le persone con disabilità visiva verso la costruzione di sfidanti percorsi inclusivi che sollecitano la dimensione degli apprendimenti, della socializzazione e della partecipazione nei contesti di vita.
R. Caldin, E. Polato (2024). Mediatori per la disabilità visiva: il ruolo dei libri tattili. Lecce : Pensa MultiMedia.
Mediatori per la disabilità visiva: il ruolo dei libri tattili
R. Caldin;E. Polato
2024
Abstract
La storia dell’editoria dei libri tattili in Italia (e non solo) può essere definita “giovane”. Nel nostro Paese, i primi libri tattilmente illustrati furono pubblicati negli anni ’70 da due meritevoli realtà (la Biblioteca Italiana per i ciechi «Regina Margherita» di Monza e l’Istituto dei Ciechi di Milano). A partire da una cornice storico-culturale di ambito pedagogico speciale, l’articolo affronta il ruolo dei libri tattili - intesi come mediatori - per le persone con disabilità visiva verso la costruzione di sfidanti percorsi inclusivi che sollecitano la dimensione degli apprendimenti, della socializzazione e della partecipazione nei contesti di vita.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.