Il contributo attraversa per la prima volta la produzione di scrittore d'arte di Jacopo Alessandro Calvi. Definito «letterato pittore» dal biografo Giambattista Grilli Rossi (1825), Calvi, detto il Sordino (1740-1815), si dedica, infatti, fin da giovanissimo alle «dive arti sorelle» della pittura e delle lettere, sperimentandosi dapprima nella composizione di versi poetici. Nell’ambito della sua attività letteraria acquisterà rilievo soprattutto la produzione di scritti d’arte, condotta seguendo le orme del maestro, Giampietro Zanotti, segretario dell’Accademia Clementina. Pur non essendo possibile ricavare da tali scritti i lineamenti di un pensiero sistematico, essi si rivelano interessanti non solo per meglio comprendere le ragioni delle scelte stilistiche operate dal pittore, ma anche per individuarne la posizione rivestita all’interno del contesto culturale coevo. Sono prova della sua sensibilità critica “moderna” i commenti sui dipinti della collezione di Filippo Hercolani nel volume Versi e prose (1780), ancora precedenti l’arrivo delle truppe francesi, e ormai in piena era napoleonica, la biografia di Guercino (1808), il Discorso per la consegna dei premi in Accademia del 1808 e la biografia di Francesco Francia (1812), dai quali emerge anche la capacità di Calvi di intendere la lettura dell’opera d’arte a fini didattici.
Irene Graziani (2023). Jacopo Alessandro Calvi, «letterato pittore». KRITIKE, IV, 105-127.
Jacopo Alessandro Calvi, «letterato pittore»
Irene Graziani
2023
Abstract
Il contributo attraversa per la prima volta la produzione di scrittore d'arte di Jacopo Alessandro Calvi. Definito «letterato pittore» dal biografo Giambattista Grilli Rossi (1825), Calvi, detto il Sordino (1740-1815), si dedica, infatti, fin da giovanissimo alle «dive arti sorelle» della pittura e delle lettere, sperimentandosi dapprima nella composizione di versi poetici. Nell’ambito della sua attività letteraria acquisterà rilievo soprattutto la produzione di scritti d’arte, condotta seguendo le orme del maestro, Giampietro Zanotti, segretario dell’Accademia Clementina. Pur non essendo possibile ricavare da tali scritti i lineamenti di un pensiero sistematico, essi si rivelano interessanti non solo per meglio comprendere le ragioni delle scelte stilistiche operate dal pittore, ma anche per individuarne la posizione rivestita all’interno del contesto culturale coevo. Sono prova della sua sensibilità critica “moderna” i commenti sui dipinti della collezione di Filippo Hercolani nel volume Versi e prose (1780), ancora precedenti l’arrivo delle truppe francesi, e ormai in piena era napoleonica, la biografia di Guercino (1808), il Discorso per la consegna dei premi in Accademia del 1808 e la biografia di Francesco Francia (1812), dai quali emerge anche la capacità di Calvi di intendere la lettura dell’opera d’arte a fini didattici.File | Dimensione | Formato | |
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