Herakles è un’immagine dai molteplici significati precocemente e profondamente recepita nell’ambito della cultura etrusca, dove rientra nel repertorio figurativo locale già in epoca alto-arcaica. Scopo del contributo è l’indagine degli aspetti legati alla diffusione e all’uso dell’immagine di Herakles in Etruria padana. Le attestazioni provengono quasi esclusivamente da contesto funerario (Bologna, Spina in primis), databili dalla seconda metà del VI alla metà del IV secolo. In questa sede si privilegia come caso studio la documentazione felsinea di epoca arcaica (530-480), periodo nel quale le élites aristocratiche si appropriano di modelli ideologici di matrice greca. Se la profonda affinità culturale tra Greci ed Etruschi garantisce la comprensione del mito greco in ambito etrusco, più problematica appare in quest’ultimo la valutazione dell’uso delle immagini vascolari. Come emerge dai più recenti indirizzi di ricerca, la chiave di lettura imprescindibile è quella contestuale, dove per contesto si intende sia ambito culturale di ricezione, sia contesto specifico di rinvenimento. Si presenta dunque una sintesi dei contesti funerari felsinei, evidenziandone gli elementi fondamentali ovvero organizzazione spaziale del sepolcreto, segnacolo, rituale, oggetti del corredo, sesso del defunto, dotati di molteplici relazioni tra di loro e da valutare attentamente nel loro complesso. L’analisi contestuale delle immagini rivela che l’eroe per il suo valore paradigmatico ben si adatta all’autorappresentazione di valori aristocratici nella polis etrusca. Ma nell’imagerie attica Herakles è anche eroe liminare ed heros theos ed è pertanto simbolo della conquista dopo la morte della condizione divina, per i meriti ottenuti attraverso il superamento di una serie di prove, una funzione quest’ultima che può essere stata compresa ed utilizzata anche a Felsina. Il contributo, dunque, si propone di cogliere significati e specificità di impiego dell’immagine di Herakles nei contesti in esame alla luce di quanto messo in evidenza.

A. M. Brizzolara, V. Baldoni (2010). Eracle nella ceramica attica in Etruria padana: la recezione delle immagini.

Eracle nella ceramica attica in Etruria padana: la recezione delle immagini

BRIZZOLARA, ANNA MARIA;BALDONI, VINCENZO
2010

Abstract

Herakles è un’immagine dai molteplici significati precocemente e profondamente recepita nell’ambito della cultura etrusca, dove rientra nel repertorio figurativo locale già in epoca alto-arcaica. Scopo del contributo è l’indagine degli aspetti legati alla diffusione e all’uso dell’immagine di Herakles in Etruria padana. Le attestazioni provengono quasi esclusivamente da contesto funerario (Bologna, Spina in primis), databili dalla seconda metà del VI alla metà del IV secolo. In questa sede si privilegia come caso studio la documentazione felsinea di epoca arcaica (530-480), periodo nel quale le élites aristocratiche si appropriano di modelli ideologici di matrice greca. Se la profonda affinità culturale tra Greci ed Etruschi garantisce la comprensione del mito greco in ambito etrusco, più problematica appare in quest’ultimo la valutazione dell’uso delle immagini vascolari. Come emerge dai più recenti indirizzi di ricerca, la chiave di lettura imprescindibile è quella contestuale, dove per contesto si intende sia ambito culturale di ricezione, sia contesto specifico di rinvenimento. Si presenta dunque una sintesi dei contesti funerari felsinei, evidenziandone gli elementi fondamentali ovvero organizzazione spaziale del sepolcreto, segnacolo, rituale, oggetti del corredo, sesso del defunto, dotati di molteplici relazioni tra di loro e da valutare attentamente nel loro complesso. L’analisi contestuale delle immagini rivela che l’eroe per il suo valore paradigmatico ben si adatta all’autorappresentazione di valori aristocratici nella polis etrusca. Ma nell’imagerie attica Herakles è anche eroe liminare ed heros theos ed è pertanto simbolo della conquista dopo la morte della condizione divina, per i meriti ottenuti attraverso il superamento di una serie di prove, una funzione quest’ultima che può essere stata compresa ed utilizzata anche a Felsina. Il contributo, dunque, si propone di cogliere significati e specificità di impiego dell’immagine di Herakles nei contesti in esame alla luce di quanto messo in evidenza.
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A. M. Brizzolara, V. Baldoni (2010). Eracle nella ceramica attica in Etruria padana: la recezione delle immagini.
A. M. Brizzolara; V. Baldoni
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