Seduti ai margini. Indagine sul lessico per ‘mendicante’ dalle traduzioni e rielaborazioni evangeliche germaniche antiche alla poesia cavalleresca tedesca / Sitting on the edge. Investigation of the lexicon for ‘beggar’ from Old Germanic gospel translations and re-elaborations to German chivalric poetry

The Gospels report episodes that can, to some extent, be compared with each other: Mt 20:30; Mk 10:46; Lk 18:35, to which Jn 9:1 and 8 and Lk 16:20 can perhaps also be linked. The passages feature beggars. In order to frame this typology of social marginality, it seems interesting to investigate the lexical forms chosen in the Gothic and Old English translations, as well as in the Old High German and Old Saxon re-elaborations. From that terminology, one seems to glimpse different typologies of begging, settled or wandering, depending on the cultural contexts reflected in the lexical choice. An interesting comparative parallel with these sources can also be offered by two Middle High German chivalric texts from the 13th century which allow to corroborate, again starting from the lexicon, how mendicity evolved and transformed in the late Middle Ages.

Alcuni passi del Vangelo possono essere confrontati tra di loro: Mt 20:30; Mc 10:46; Lc 18:35, ai quali possono essere collegati anche Gv 9:1 e Lc 16:20. In essi compaiono dei mendicanti. Per inquadrare questa tipologia di marginalità sociale, sembra interessante analizzare i lessemi che compaiono nelle traduzioni evangeliche in gotico e anglosassone, così come nelle rielaborazioni in alto-tedesco antico e sassone antico. Dalla terminologia impiegata, sembrano emergere diverse tipologie di mendicanti, stanziali o vaganti, a seconda dei contesti culturali riflessi nelle scelte lessicali. Un interessante confronto viene anche offerto da due testi cavallereschi del XIII sec. in alto-tedesco medio, che consentono di dimostrare, ancora su base lessicale, come il fenomeno della mendicità è mutato nel tardo Medioevo.