Immediatamente a seguito delle pagine della ‘Intervista con Graziella Tonfoni’, a cura dello stesso Direttore della Rivista, Prof. Fabio L. Grassi, pp. 11-12, compare questo particolare contributo dell’autrice, destinato a ‘La Gazzetta di Istanbul’, Bollettino Mensile della Comunità Italiana di Istanbul, Turchia. Tali importanti testi derivano da un interesse particolare, distinto e parallelo dimostrato dall’autrice, e del tutto compatibile rispetto alla docenza da lei stessa effettuata presso la Istanbul Universitesi, nell’ambito di un accordo Erasmus di cui è promotrice la Prof. Esin Goren, Direttrice del Dipartimento di Italianistica. I dettagli delle lezioni e seminari che Tonfoni è stata invitata a svolgere e la dinamica evoluzione saranno definiti con esattezza nelle pagine di riviste accademiche turche, appositamente dedicate ad illustrare le importanti innovazioni, nel settore della traduttologia della letteratura post tecnologica e della linguistica computazionale contemporanea, introdotte personalmente o adattate dall’autrice, illustrate da lei sia in lingua italiana che in lingua inglese, per essere presentate, ed utili, nel contesto accademico ove le ha presentate. Infatti, questa scienziata letterata era stata invitata già ad esporre nel 2009 i risultati più attuali delle sue ricerche sulla sostenibilità delle traduzioni interdisciplinari, per iniziativa degli Istituti Italiani di Cultura in Turchia, IIC Istanbul ed IIC Ankara, nell’ambito della ‘IX Settimana della Lingua Italiana nel Mondo’. In tali precedenti sue lezioni aveva espresso anche il suo interesse preciso anche per le comunità di Italiani, che risiedono all’estero e che spesso dimostrano di apprezzare aggiornamenti scientifici e letterari volti a rafforzare, sottolineare e ribadire il giusto prestigio culturale, che la lingua italiana riscuote e merita da secoli. Ecco quindi un contributo effettivamente significativo, di tipo culturale che intende rivolgersi ad un pubblico di Italiani non specialisti, né necessariamente accademici, lettori interessati e che quindi sanno dare quella attenzione effettiva, che chi legge per volere essere correttamente informato sa dedicare. Ecco quindi che è giusto annoverare questo saggio critico, sottotitolato come ‘una breve scheda autoillustrativa in stile autoironico giocoso, ma non per questo meno serio né meno documentato’ fra i suoi contributi attuali destinati a volere ristabilire la importanza della variegazione di stili, la varietà retorica, come patrimonio inesauribile, che non deve né può essere appiattito sotto il peso di una omologazione, che finirebbe per impoverire il tessuto pregiato della lingua italiana in modo irreversibile e grave.
TONFONI G. (2010). Il Graziella Tonfoni Tris. LA GAZZETTA DI ISTANBUL, 12, Anno XVIII, 13-16.
Il Graziella Tonfoni Tris
TONFONI, GRAZIELLA
2010
Abstract
Immediatamente a seguito delle pagine della ‘Intervista con Graziella Tonfoni’, a cura dello stesso Direttore della Rivista, Prof. Fabio L. Grassi, pp. 11-12, compare questo particolare contributo dell’autrice, destinato a ‘La Gazzetta di Istanbul’, Bollettino Mensile della Comunità Italiana di Istanbul, Turchia. Tali importanti testi derivano da un interesse particolare, distinto e parallelo dimostrato dall’autrice, e del tutto compatibile rispetto alla docenza da lei stessa effettuata presso la Istanbul Universitesi, nell’ambito di un accordo Erasmus di cui è promotrice la Prof. Esin Goren, Direttrice del Dipartimento di Italianistica. I dettagli delle lezioni e seminari che Tonfoni è stata invitata a svolgere e la dinamica evoluzione saranno definiti con esattezza nelle pagine di riviste accademiche turche, appositamente dedicate ad illustrare le importanti innovazioni, nel settore della traduttologia della letteratura post tecnologica e della linguistica computazionale contemporanea, introdotte personalmente o adattate dall’autrice, illustrate da lei sia in lingua italiana che in lingua inglese, per essere presentate, ed utili, nel contesto accademico ove le ha presentate. Infatti, questa scienziata letterata era stata invitata già ad esporre nel 2009 i risultati più attuali delle sue ricerche sulla sostenibilità delle traduzioni interdisciplinari, per iniziativa degli Istituti Italiani di Cultura in Turchia, IIC Istanbul ed IIC Ankara, nell’ambito della ‘IX Settimana della Lingua Italiana nel Mondo’. In tali precedenti sue lezioni aveva espresso anche il suo interesse preciso anche per le comunità di Italiani, che risiedono all’estero e che spesso dimostrano di apprezzare aggiornamenti scientifici e letterari volti a rafforzare, sottolineare e ribadire il giusto prestigio culturale, che la lingua italiana riscuote e merita da secoli. Ecco quindi un contributo effettivamente significativo, di tipo culturale che intende rivolgersi ad un pubblico di Italiani non specialisti, né necessariamente accademici, lettori interessati e che quindi sanno dare quella attenzione effettiva, che chi legge per volere essere correttamente informato sa dedicare. Ecco quindi che è giusto annoverare questo saggio critico, sottotitolato come ‘una breve scheda autoillustrativa in stile autoironico giocoso, ma non per questo meno serio né meno documentato’ fra i suoi contributi attuali destinati a volere ristabilire la importanza della variegazione di stili, la varietà retorica, come patrimonio inesauribile, che non deve né può essere appiattito sotto il peso di una omologazione, che finirebbe per impoverire il tessuto pregiato della lingua italiana in modo irreversibile e grave.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.