Pur non vantando una tradizione di studi orientalistici o di commerci con l’Oriente paragonabili a quelli di altre città italiane o europee, Bologna, grazie al ruolo di raccolta, conservazione e irraggiamento garantito dalle proprie realtà culturali, a partire dall’Alma Mater, occupa un posto rilevante nel contesto dell’incontro tra Cina e Occidente a cavallo tra Medioevo ed età moderna. Nella città felsinea, nel corso del primo quarto del XIV secolo, fu infatti tradotto in latino, lingua franca del tempo, Il Milione di Marco Polo, permettendone una circolazione internazionale; aveva insegnato diritto ecclesiastico a Bologna il francescano Giovanni de’ Marignolli, il cui racconto di viaggio in Cina alla corte del Khan, redatto nuovamente in latino tra il 1355 e il 1359, è uno dei pochi confrontabili con fonti cinesi del tempo. In età moderna, la città di Bologna vide la precoce istituzione di strutture museali, tra cui il Museo Cospiano, e centri di ricerca, come l’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna. Entrambe queste strutture entrarono in possesso e hanno conservato sino ad oggi materiali cinesi di estremo valore: nel caso del Museo Cospiano, un libro in cinese del gesuita Giulio Aleni (1637), primo volume in mandarino ad essere giunto in città (ora presso la Biblioteca Universitaria di Bologna); nel caso dell’Istituto di Bologna, una copia mutila del planisfero in cinese di Matteo Ricci (1602) e una copia mutila di una carta celeste di Johann Adam Schall von Bell (1634) (entrambe oggi presso il Museo della Specola).

Bologna e l’incontro sino-europeo tra Medioevo ed età moderna : traduzione, elaborazione, circolazione dei documenti in una prospettiva geostorica / Stefano Piastra. - ELETTRONICO. - (2024), pp. 64-73. (Intervento presentato al convegno Il patrimonio culturale e la diversità: lingue, traduzione e partecipazione tenutosi a Forlì, Università di Bologna nel 14 ottobre 2022) [10.60923/pcrp_2024-1].

Bologna e l’incontro sino-europeo tra Medioevo ed età moderna : traduzione, elaborazione, circolazione dei documenti in una prospettiva geostorica

Stefano Piastra
2024

Abstract

Pur non vantando una tradizione di studi orientalistici o di commerci con l’Oriente paragonabili a quelli di altre città italiane o europee, Bologna, grazie al ruolo di raccolta, conservazione e irraggiamento garantito dalle proprie realtà culturali, a partire dall’Alma Mater, occupa un posto rilevante nel contesto dell’incontro tra Cina e Occidente a cavallo tra Medioevo ed età moderna. Nella città felsinea, nel corso del primo quarto del XIV secolo, fu infatti tradotto in latino, lingua franca del tempo, Il Milione di Marco Polo, permettendone una circolazione internazionale; aveva insegnato diritto ecclesiastico a Bologna il francescano Giovanni de’ Marignolli, il cui racconto di viaggio in Cina alla corte del Khan, redatto nuovamente in latino tra il 1355 e il 1359, è uno dei pochi confrontabili con fonti cinesi del tempo. In età moderna, la città di Bologna vide la precoce istituzione di strutture museali, tra cui il Museo Cospiano, e centri di ricerca, come l’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna. Entrambe queste strutture entrarono in possesso e hanno conservato sino ad oggi materiali cinesi di estremo valore: nel caso del Museo Cospiano, un libro in cinese del gesuita Giulio Aleni (1637), primo volume in mandarino ad essere giunto in città (ora presso la Biblioteca Universitaria di Bologna); nel caso dell’Istituto di Bologna, una copia mutila del planisfero in cinese di Matteo Ricci (1602) e una copia mutila di una carta celeste di Johann Adam Schall von Bell (1634) (entrambe oggi presso il Museo della Specola).
2024
UNESCO. Il patrimonio culturale e la diversità : lingue, traduzione e partecipazione
64
73
Bologna e l’incontro sino-europeo tra Medioevo ed età moderna : traduzione, elaborazione, circolazione dei documenti in una prospettiva geostorica / Stefano Piastra. - ELETTRONICO. - (2024), pp. 64-73. (Intervento presentato al convegno Il patrimonio culturale e la diversità: lingue, traduzione e partecipazione tenutosi a Forlì, Università di Bologna nel 14 ottobre 2022) [10.60923/pcrp_2024-1].
Stefano Piastra
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