Ritratti di città. Considerazioni sull'Alterità religiosa e gli edifici di culto tra spazi giuridici interculturali e inedite mappature semantiche

Starting from a study of the semiotic concept of the city as a closed text, stratified and negotiated by its inhabitants, this contribution focuses on the aedes sacrae as monument-logos that reflect the different cultural-religious identities that nowadays populate modern post-secular cities. Subsequently, moving from the phenomena of ‘spatial competition’ that arise between native and non-native communities, the Swiss and Austrian controversies on the minaret are explored as well as the Italian constitutional jurisprudence on the famous anti-mosque legislation, trying to demonstrate how in its rulings the Consulta favored a 'reified' approach to the place of worship. Hence, finally, the starting point for proposing a semantically relational conception of the building of worship that can act as a starting point for an unprecedented rethinking of spatial arrangements through an intercultural application of law.

Prendendo le mosse da uno studio del concetto semiotico di città quale testo chiuso, stratificato e negoziato dai suoi abitanti, il presente contributo si sofferma sulle aedes sacrae come monumenti-logo che riflettono le differenti identità cultural-religiose che oggigiorno popolano le moderne società post-secolari. In seguito, muovendo dai fenomeni di ‘competizione spaziale’ che si ingenerano tra comunità autoctone e non nativi, si perlustrano le controversie svizzere e austriche sul minareto nonché la giurisprudenza costituzionale italiana sulla celebre normativa anti-moschee, provando a dimostrare come nelle sue pronunce la Consulta abbia privilegiato un approccio ‘reificato’ del luogo di culto. Di qui, infine, l’abbrivio per proporre una concezione semanticamente relazionale dell’edificio di culto che possa fungere da punto di partenza per un inedito ripensamento degli ordinamenti spaziali mediante un’applicazione del diritto in chiave interculturale.