La narrativa del nuovo millennio – e con un’accelerazione, significativa e comprensibile, negli ultimi anni – sembra sempre maggiormente affascinata e inquietata dagli scenari distopici e (post)catastrofici. Sembrerebbe quasi che stiamo assistendo a un dystopian turn dove la narrativa distopica non è più genere ma funzione del testo (letterario, filmico, seriale, fumettistico). A partire da queste premesse, il sesto numero della rivista DIVE-IN – An International Journal on Diversity and Inclusion vuole concentrarsi in particolare sui modi nei quali, attraverso la fluidificazione dei piani spaziali e temporali e la confusione dei confini fra passato/presente/futuro o fra reale/digitale, le narrative distopiche attuali costruiscono mondi che richiamano non tanto la fantascienza in senso stretto quanto quella realtà non più piana ma ‘proiettata’ di cui parlava già Zamjatin, più recentemente ripresa nel concetto di realismo aumentato da Fabio Deotto
BALLETTA Edoardo, S.P. (2023). Before the after: narrative distopiche nel presente della catastrofe. Introduzione. DIVE-IN, 3(2), 1-4.
Before the after: narrative distopiche nel presente della catastrofe. Introduzione
BALLETTA Edoardo
Co-primo
;SCROLAVEZZA Paola
Co-primo
2023
Abstract
La narrativa del nuovo millennio – e con un’accelerazione, significativa e comprensibile, negli ultimi anni – sembra sempre maggiormente affascinata e inquietata dagli scenari distopici e (post)catastrofici. Sembrerebbe quasi che stiamo assistendo a un dystopian turn dove la narrativa distopica non è più genere ma funzione del testo (letterario, filmico, seriale, fumettistico). A partire da queste premesse, il sesto numero della rivista DIVE-IN – An International Journal on Diversity and Inclusion vuole concentrarsi in particolare sui modi nei quali, attraverso la fluidificazione dei piani spaziali e temporali e la confusione dei confini fra passato/presente/futuro o fra reale/digitale, le narrative distopiche attuali costruiscono mondi che richiamano non tanto la fantascienza in senso stretto quanto quella realtà non più piana ma ‘proiettata’ di cui parlava già Zamjatin, più recentemente ripresa nel concetto di realismo aumentato da Fabio DeottoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.