Italiani che accolgono ucraini : incontri, relazioni, malintesi e conflitti nei servizi per l’housing e l’integrazione sociale = Italians welcoming Ukrainians : meetings, relationships, misunderstandings and conflicts in housing and social integration services

The paper aims to offer a reflection on the theme of welcoming the Different (in this case, the Foreigner who flees from war, the Refugee) and on the related dimensions of hospitality, care and integration, starting from the analysis of the qualitative data emerged in research on the management of the arrival of Ukrainian refugees in the city of Reggio Emilia, carried out in the autumn and winter of 2022-23 through 30 semi-structured interviews at operators (managers, psychologists, linguistic-cultural mediators, educators) of the five largest reception social agencies in the city and 30 biographical interviews with Ukrainian refugees hosted there. A complex, dynamic and partly contradictory picture emerges, in which significant propensities to meet, to offer and receive listening and care, are intertwined with closures, misunderstandings and conflicts attributable above all to cultural differences and superficial mutual knowledge.

Il contributo qui proposto vuole offrire una riflessione sul tema dell’accoglienza del Diverso (nella fattispecie, dello Straniero che fugge dalla guerra, il Profugo) e sulle relative dimensioni dell’ospitalità, della cura e dell’integrazione, a partire dall’analisi dei dati qualitativi emersi in una ricerca sulla gestione dell’arrivo dei profughi ucraini nella città di Reggio Emilia, portata avanti nell’autunno e nell’inverno 2022-23 attraverso 30 interviste semi-strutturate rivolte agli operatori (dirigenti, psicologi, mediatori linguistico-culturali, educatori) delle cinque maggiori strutture di accoglienza presenti in città e altrettante interviste biografiche a profughi ucraini lì ospitati. Emerge un quadro complesso, dinamico e in parte contraddittorio, in cui significative propensioni all’incontro, all’offrire e ricevere ascolto e cura, si intrecciano con chiusure, malintesi e conflittualità riconducibili soprattutto alle diversità culturali e alla superficiale conoscenza reciproca.