Questo studio nasce dalla consapevolezza che le variazioni prosodiche sono in grado di completare e ampliare il contenuto linguistico degli enunciati prodotti da un parlante, consentendo all’interlocutore di inferire, tra le altre cose, anche informazioni e indizi sull’atteggiamento di quest’ultimo (sicuro/insicuro; aggressivo/amichevole; cortese/scortese). In particolare, nel caso delle proteste, oggetto di questo studio, la gestione delle risorse prosodiche risulta fondamentale per la buona riuscita dell’atto e la salvaguardia della faccia dell’autore e del destinatario della protesta. Molto spesso, infatti, i fallimenti comunicativi sono generati dall’adozione (e dalla conseguente percezione) di “comportamenti” prosodici inadeguati al contesto, come ad esempio il ricorso a un “tono” eccessivamente aggressivo in situazioni che avrebbero richiesto una dose maggiore di tatto e delicatezza. Oggetto della ricerca è, dunque, la relazione tra le proteste realizzate da apprendenti di italiano L2 e le impressioni percettive dei nativi in merito all’adeguatezza prosodica (e pragmatica) delle suddette produzioni.
Paone E., (2020). Sull’adeguatezza prosodica nelle proteste in italiano L2: uno studio percettivo. Roma : Aracne.
Sull’adeguatezza prosodica nelle proteste in italiano L2: uno studio percettivo
Paone E.
2020
Abstract
Questo studio nasce dalla consapevolezza che le variazioni prosodiche sono in grado di completare e ampliare il contenuto linguistico degli enunciati prodotti da un parlante, consentendo all’interlocutore di inferire, tra le altre cose, anche informazioni e indizi sull’atteggiamento di quest’ultimo (sicuro/insicuro; aggressivo/amichevole; cortese/scortese). In particolare, nel caso delle proteste, oggetto di questo studio, la gestione delle risorse prosodiche risulta fondamentale per la buona riuscita dell’atto e la salvaguardia della faccia dell’autore e del destinatario della protesta. Molto spesso, infatti, i fallimenti comunicativi sono generati dall’adozione (e dalla conseguente percezione) di “comportamenti” prosodici inadeguati al contesto, come ad esempio il ricorso a un “tono” eccessivamente aggressivo in situazioni che avrebbero richiesto una dose maggiore di tatto e delicatezza. Oggetto della ricerca è, dunque, la relazione tra le proteste realizzate da apprendenti di italiano L2 e le impressioni percettive dei nativi in merito all’adeguatezza prosodica (e pragmatica) delle suddette produzioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.