Il progetto del Palazzo dei Soviet a Mosca è stato al centro di tutti i dibattiti ideologici e estetici sul «nuovo» stile della città sovietica tra l’inizio degli anni trenta e la fine degli anni cinquanta del secolo scorso. Concepito come primo grattacielo e edificio principale del paese, più alto degli skyscrapers di New York e incoronato da una statua di Lenin di cento metri da contrapporre alla Statua della Libertà, il Palazzo avrebbe dovuto essere circondato da un anello di otto vysotnye zdanija (termine improntato a high buildings). Di quei grattacieli, la cui realizzazione fu realmente intrapresa nel decennio 1947-1957, ne furono completati sette, rilanciando una sfida verso l’alto che, nelle ambizioni delle autorità, avrebbe trasformato radicalmente e in tempi brevi un paese in febbrile ricostruzione. Il progetto del Palazzo dei Soviet fu invece abbandonato, malgrado l’avvio dei lavori nel 1937 e la loro ripresa nel dopoguerra. Ha tuttavia lasciato una traccia profonda nella storia dell’architettura sovietica, segnando in particolare il distacco dal costruttivismo e l’affermazione del neoclassicismo.

Antonella Salomoni (2020). Politiche verticali sovietiche. Il Palazzo dei Soviet di Mosca (1931-1933). MEMORIA E RICERCA, 64(2), 247-266 [10.14647/97751].

Politiche verticali sovietiche. Il Palazzo dei Soviet di Mosca (1931-1933)

Antonella Salomoni
2020

Abstract

Il progetto del Palazzo dei Soviet a Mosca è stato al centro di tutti i dibattiti ideologici e estetici sul «nuovo» stile della città sovietica tra l’inizio degli anni trenta e la fine degli anni cinquanta del secolo scorso. Concepito come primo grattacielo e edificio principale del paese, più alto degli skyscrapers di New York e incoronato da una statua di Lenin di cento metri da contrapporre alla Statua della Libertà, il Palazzo avrebbe dovuto essere circondato da un anello di otto vysotnye zdanija (termine improntato a high buildings). Di quei grattacieli, la cui realizzazione fu realmente intrapresa nel decennio 1947-1957, ne furono completati sette, rilanciando una sfida verso l’alto che, nelle ambizioni delle autorità, avrebbe trasformato radicalmente e in tempi brevi un paese in febbrile ricostruzione. Il progetto del Palazzo dei Soviet fu invece abbandonato, malgrado l’avvio dei lavori nel 1937 e la loro ripresa nel dopoguerra. Ha tuttavia lasciato una traccia profonda nella storia dell’architettura sovietica, segnando in particolare il distacco dal costruttivismo e l’affermazione del neoclassicismo.
2020
Antonella Salomoni (2020). Politiche verticali sovietiche. Il Palazzo dei Soviet di Mosca (1931-1933). MEMORIA E RICERCA, 64(2), 247-266 [10.14647/97751].
Antonella Salomoni
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