Nell’ambito dei lavori condotti dal Dipartimento di Storia Cultura e Civiltà dell’Università di Bologna presso l’antica città romana di Suasa, è stata proposta una preliminare storia costruttiva della casa colonica nota con il nome di “Tappatino”. Le ricerche attualmente in corso si propongono di esaminare le potenzialità di questo edificio poiché mai indagato dal punto di vista archeologico, sebbene sia da tempo nota la presenza di alcune strutture di età romana inglobate all'interno delle sue cantine e di elementi appartenenti alla medesima epoca reimpiegati nei suoi muri esterni. L’aspetto odierno di questo casolare risulta piuttosto articolato a causa del progressivo aggiungersi di alcuni corpi di fabbrica al nucleo originario dell’edificio. Tramite l’analisi della documentazione pregressa è stato possibile attribuire un orizzonte cronologico sia alle diverse strutture addossate, sia al nucleo primario del “Tappatino”, il quale fu fatto costruire da Ottaviano Volpelli. Successivamente, al fine di ottenere un contributo interpretativo sulle trasformazioni architettoniche che hanno interessato questo corpo, è stata effettuata un’analisi stratigrafica delle sue murature. Sono state individuate un totale di cinque fasi che contribuiscono a meglio definire la storia dell'edificio, dall'età romana tardo-imperiale fino ai restauri moderni. Questo studio, utile punto di partenza per approfondire la conoscenza dell'evoluzione strutturale del "Tappatino", ha inoltre contribuito a delineare una fase medievale inedita per l'edificio e ancora poco nota nell'ambito delle ricerche suasane.
Francesca Bindelli (2024). Il “Tappatino” (Castelleone di Suasa, AN): una proposta di storia costruttiva. Oxford : Archaeopress Publishing Ltd [10.2307/jj.19307132.27].
Il “Tappatino” (Castelleone di Suasa, AN): una proposta di storia costruttiva
Francesca Bindelli
2024
Abstract
Nell’ambito dei lavori condotti dal Dipartimento di Storia Cultura e Civiltà dell’Università di Bologna presso l’antica città romana di Suasa, è stata proposta una preliminare storia costruttiva della casa colonica nota con il nome di “Tappatino”. Le ricerche attualmente in corso si propongono di esaminare le potenzialità di questo edificio poiché mai indagato dal punto di vista archeologico, sebbene sia da tempo nota la presenza di alcune strutture di età romana inglobate all'interno delle sue cantine e di elementi appartenenti alla medesima epoca reimpiegati nei suoi muri esterni. L’aspetto odierno di questo casolare risulta piuttosto articolato a causa del progressivo aggiungersi di alcuni corpi di fabbrica al nucleo originario dell’edificio. Tramite l’analisi della documentazione pregressa è stato possibile attribuire un orizzonte cronologico sia alle diverse strutture addossate, sia al nucleo primario del “Tappatino”, il quale fu fatto costruire da Ottaviano Volpelli. Successivamente, al fine di ottenere un contributo interpretativo sulle trasformazioni architettoniche che hanno interessato questo corpo, è stata effettuata un’analisi stratigrafica delle sue murature. Sono state individuate un totale di cinque fasi che contribuiscono a meglio definire la storia dell'edificio, dall'età romana tardo-imperiale fino ai restauri moderni. Questo studio, utile punto di partenza per approfondire la conoscenza dell'evoluzione strutturale del "Tappatino", ha inoltre contribuito a delineare una fase medievale inedita per l'edificio e ancora poco nota nell'ambito delle ricerche suasane.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.