OBIETTIVI L’obiettivo di questo Modulo è quello di fornire al clinico un aggiornamento sui protocolli adesivi da seguire nella realizzazione di restauri diretti e di indirizzarlo nella scelta clinica dei materiali e delle tecniche di restauro. MATERIALI E METODI: I protocolli operativi da seguire durante l’esecuzione di restauri diretti nei settori anteriori e posteriori sono stati estrapolati dall’analisi delle più recenti revisioni sistematiche della letteratura contenenti sia studi in vitro che in vivo. I protocolli adesivi vengono presentati in maniera dettagliata tramite immagini cliniche di tutte le fasi operative in modo da creare un flusso di lavoro razionale e predicibile. RISULTATI E DISCUSSIONE : Nell’ultima decade abbiamo assistito a enormi passi avanti nel campo dei materiali dentari e gli sforzi sono stati tutti indirizzati a fornire prodotti sempre più performanti e di facile utilizzo. Tuttavia, la miriade di prodotti attualmente presenti sul mercato rischia di creare confusione tra i dentisti, che spesso si domandano: “quale materiale/prodotto utilizzare e in quale situazione clinica?”. Le resine composite hanno dimostrato proprietà meccaniche e caratteristiche estetiche tali da renderle i materiali d’elezione per i restauri diretti. I compositi possono essere classificati sulla base della loro composizione chimica (per esempio, nanoibridi, microibridi e bulkfill) o sulla necessità di utilizzare o meno un sistema adesivo prima della loro applicazione (compositi adesivi o autoadesivi, rispettivamente). L’utilizzo dei compositi autoadesivi a oggi ancora non trova effettivo supporto nella letteratura scientifica. Indipendentemente dal tipo di composito, la mordenzatura acida dello smalto rimane un passaggio fondamentale per ottimizzare la forza di adesione a questo substrato. Per quanto riguarda la stratificazione del composito, sono diverse le tecniche proposte nel tempo nel tentativo di ovviare allo stress da contrazione a cui i materiali compositi vanno incontro in seguito alla reazione da polimerizzazione. Questa, a sua volta, deve essere eseguita sempre in maniera corretta, seguendo i giusti accorgimenti e con gli strumenti adeguati. CONCLUSIONI: Il clinico deve essere consapevole che l’analisi del singolo caso restaurativo è fondamentale per indirizzare alla scelta della giusta tecnica di ricostruzione e dei materiali più idonei alla specifica situazione clinica. La velocità con cui i materiali da restauro vengono introdotti sul mercato rende necessario il continuo aggiornamento da parte del professionista. SIGNIFICATO CLINICO: Il razionale di questo Modulo è quello di presentare le criticità delle procedure adesive in fase di restauro diretto in base alla situazione clinica, fornire una panoramica aggiornata dei materiali compositi da ricostruzione presenti sul mercato in modo da permettere una scelta consapevole da parte del clinico, introdurre le diverse tecniche di ricostruzione diretta e razionale di scelta in modo da ridurre lo stress da contrazione da polimerizzazione. Inoltre, questo Modulo vuole presentare i protocolli di adesione per restauri diretti no-prep e, infine, spiegare le procedure per promuovere una corretta polimerizzazione.

Federica Florenzano, E.M. (2023). Protocolli adesivi e tecniche di cementazione in odontoiatria restaurativa – Modulo 2: Adesione nei restauri diretti. DENTAL CADMOS, 91, 3-20 [10.19256/d.cadmos.07.2023.13].

Protocolli adesivi e tecniche di cementazione in odontoiatria restaurativa – Modulo 2: Adesione nei restauri diretti

Federica Florenzano;Edoardo Mancuso;Uros Josic;Federico Del Bianco;Annalisa Mazzoni;Lorenzo Breschi
2023

Abstract

OBIETTIVI L’obiettivo di questo Modulo è quello di fornire al clinico un aggiornamento sui protocolli adesivi da seguire nella realizzazione di restauri diretti e di indirizzarlo nella scelta clinica dei materiali e delle tecniche di restauro. MATERIALI E METODI: I protocolli operativi da seguire durante l’esecuzione di restauri diretti nei settori anteriori e posteriori sono stati estrapolati dall’analisi delle più recenti revisioni sistematiche della letteratura contenenti sia studi in vitro che in vivo. I protocolli adesivi vengono presentati in maniera dettagliata tramite immagini cliniche di tutte le fasi operative in modo da creare un flusso di lavoro razionale e predicibile. RISULTATI E DISCUSSIONE : Nell’ultima decade abbiamo assistito a enormi passi avanti nel campo dei materiali dentari e gli sforzi sono stati tutti indirizzati a fornire prodotti sempre più performanti e di facile utilizzo. Tuttavia, la miriade di prodotti attualmente presenti sul mercato rischia di creare confusione tra i dentisti, che spesso si domandano: “quale materiale/prodotto utilizzare e in quale situazione clinica?”. Le resine composite hanno dimostrato proprietà meccaniche e caratteristiche estetiche tali da renderle i materiali d’elezione per i restauri diretti. I compositi possono essere classificati sulla base della loro composizione chimica (per esempio, nanoibridi, microibridi e bulkfill) o sulla necessità di utilizzare o meno un sistema adesivo prima della loro applicazione (compositi adesivi o autoadesivi, rispettivamente). L’utilizzo dei compositi autoadesivi a oggi ancora non trova effettivo supporto nella letteratura scientifica. Indipendentemente dal tipo di composito, la mordenzatura acida dello smalto rimane un passaggio fondamentale per ottimizzare la forza di adesione a questo substrato. Per quanto riguarda la stratificazione del composito, sono diverse le tecniche proposte nel tempo nel tentativo di ovviare allo stress da contrazione a cui i materiali compositi vanno incontro in seguito alla reazione da polimerizzazione. Questa, a sua volta, deve essere eseguita sempre in maniera corretta, seguendo i giusti accorgimenti e con gli strumenti adeguati. CONCLUSIONI: Il clinico deve essere consapevole che l’analisi del singolo caso restaurativo è fondamentale per indirizzare alla scelta della giusta tecnica di ricostruzione e dei materiali più idonei alla specifica situazione clinica. La velocità con cui i materiali da restauro vengono introdotti sul mercato rende necessario il continuo aggiornamento da parte del professionista. SIGNIFICATO CLINICO: Il razionale di questo Modulo è quello di presentare le criticità delle procedure adesive in fase di restauro diretto in base alla situazione clinica, fornire una panoramica aggiornata dei materiali compositi da ricostruzione presenti sul mercato in modo da permettere una scelta consapevole da parte del clinico, introdurre le diverse tecniche di ricostruzione diretta e razionale di scelta in modo da ridurre lo stress da contrazione da polimerizzazione. Inoltre, questo Modulo vuole presentare i protocolli di adesione per restauri diretti no-prep e, infine, spiegare le procedure per promuovere una corretta polimerizzazione.
2023
Federica Florenzano, E.M. (2023). Protocolli adesivi e tecniche di cementazione in odontoiatria restaurativa – Modulo 2: Adesione nei restauri diretti. DENTAL CADMOS, 91, 3-20 [10.19256/d.cadmos.07.2023.13].
Federica Florenzano, Edoardo Mancuso, Uros Josic, Federico Del Bianco, Annalisa Mazzoni, Lorenzo Breschi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/962508
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