Al di là del monologo carcerocentrico: le nuove pene sostitutive nella Riforma Cartabia

The new discipline of substitutive sanctions oscillates between an axiological vocation for a “humanist personalism” and a pragmatic objective of prison contraction. After analyzing the numerous profiles of light and the residual elements of shadow in the legislative action, the Author highlights how the attempt to revitalize “agonizing by consumption” sanctions is undoubtedly rational with respect to values, and how it is virtuously coherent with respect to the aims pursued, far from the sterile and widespread experiments of symbolic legislation insensitive to any postulate of effectiveness.

La nuova disciplina delle pene sostitutive oscilla tra una vocazione assiologica ad un “personalismo umanista” ed un pragmatico obiettivo di contrazione del carcere. Dopo aver analizzato i numerosi profili di luce e i residuali elementi d’ombra dell’intervento normativo, l’Autore evidenzia come all’indubbia razionalità rispetto ai valori, il tentativo di rivitalizzare sanzioni « agoniche per consunzione » affianchi una virtuosa coerenza rispetto agli scopi perseguiti, ben lontana dagli sterili e diffusi esperimenti di legislazione simbolica insensibili a qualsiasi postulato di effettività.