L’articolo fa una panoramica della letteratura giapponese per l’infanzia legata alla Seconda Guerra Mondiale, presentando i vari filoni in cui la produzione viene suddivisa dagli studiosi che parlano di sensō jidōbungaku, letteratura di guerra per l’infanzia, termine usato a proposito delle opere pacifiste e contro la guerra, includendo tematiche come i bombardamenti aerei, in particolare quelli su Tokyo nel marzo del 1945, lo sfollamento dei bambini, la vita nei territori stranieri occupati dai giapponesi, l’assalto a Okinawa e la convivenza con le forze alleate e, naturalmente, la bomba atomica che, lasciata in disparte subito dopo la sconfitta per problemi di censura, (Hasegawa, 2017, 20) appare poi in modo significativo negli anni successivi senza determinare però un filone a se stante come accade nella produzione per adulti. Lo studio si concentra quindi su Kadono Eiko (1935-), pluripremiata scrittrice per l’infanzia, vincitrice dell’Hans Christian Andersen Author Award (2018), nota al grande pubblico per il romanzo Majo no takkyūbin (Kiki consegne a domicilio, 1985) di cui la trasposizione cinematografica è uscita nel 1989 a opera di Miyazaki Hayao (1941-). In particolare viene preso in considerazione il romanzo Tonneru no mori 1945 (Il tunnel attraverso la foresta 1945, 2015), mai tradotto all’estero, basato sull’esperienza di Kadono nel periodo della guerra, allo scopo di comprendere cosa l’abbia spinta a scrivere su questo tema allontanandosi dalle storie allegre e fantastiche che avevano caratterizzato la maggior parte della sua produzione. L’analisi dell’opera mostra gli aspetti legati alla tradizione giapponese sottolineando il rapporto speciale con la natura ricordata spesso dall’autrice. Inoltre ne vengono evidenziati la posizione e il valore all’interno della produzione di sensō jidōbungaku rifiorita in anni recenti dopo il triplice disastro del Tohoku del 2011, in risposta alle scelte politiche e alla paura dell’oblio dei fatti accaduti. Consapevole della potenzialità della letteratura di trasmettere la memoria degli avvenimenti passati con più forza rispetto ai libri di storia e quindi di avere il dovere di farlo nei confronti delle generazioni future. Kadono rientra fra gli autori in età avanzata che, da testimoni, si sentono in dovere di raccontare della propria esperienza, perché non si ripeta nuovamente quello che è successo ad altri bambini.

Maria Elena Tisi (2022). Infanzia e guerra: Kadono Eiko. Napoli : UniorPress [10.6093/978-88-6719-259-5].

Infanzia e guerra: Kadono Eiko

Maria Elena Tisi
2022

Abstract

L’articolo fa una panoramica della letteratura giapponese per l’infanzia legata alla Seconda Guerra Mondiale, presentando i vari filoni in cui la produzione viene suddivisa dagli studiosi che parlano di sensō jidōbungaku, letteratura di guerra per l’infanzia, termine usato a proposito delle opere pacifiste e contro la guerra, includendo tematiche come i bombardamenti aerei, in particolare quelli su Tokyo nel marzo del 1945, lo sfollamento dei bambini, la vita nei territori stranieri occupati dai giapponesi, l’assalto a Okinawa e la convivenza con le forze alleate e, naturalmente, la bomba atomica che, lasciata in disparte subito dopo la sconfitta per problemi di censura, (Hasegawa, 2017, 20) appare poi in modo significativo negli anni successivi senza determinare però un filone a se stante come accade nella produzione per adulti. Lo studio si concentra quindi su Kadono Eiko (1935-), pluripremiata scrittrice per l’infanzia, vincitrice dell’Hans Christian Andersen Author Award (2018), nota al grande pubblico per il romanzo Majo no takkyūbin (Kiki consegne a domicilio, 1985) di cui la trasposizione cinematografica è uscita nel 1989 a opera di Miyazaki Hayao (1941-). In particolare viene preso in considerazione il romanzo Tonneru no mori 1945 (Il tunnel attraverso la foresta 1945, 2015), mai tradotto all’estero, basato sull’esperienza di Kadono nel periodo della guerra, allo scopo di comprendere cosa l’abbia spinta a scrivere su questo tema allontanandosi dalle storie allegre e fantastiche che avevano caratterizzato la maggior parte della sua produzione. L’analisi dell’opera mostra gli aspetti legati alla tradizione giapponese sottolineando il rapporto speciale con la natura ricordata spesso dall’autrice. Inoltre ne vengono evidenziati la posizione e il valore all’interno della produzione di sensō jidōbungaku rifiorita in anni recenti dopo il triplice disastro del Tohoku del 2011, in risposta alle scelte politiche e alla paura dell’oblio dei fatti accaduti. Consapevole della potenzialità della letteratura di trasmettere la memoria degli avvenimenti passati con più forza rispetto ai libri di storia e quindi di avere il dovere di farlo nei confronti delle generazioni future. Kadono rientra fra gli autori in età avanzata che, da testimoni, si sentono in dovere di raccontare della propria esperienza, perché non si ripeta nuovamente quello che è successo ad altri bambini.
2022
Indagini sul Giappone. Nuove prospettive di studio e ricerca
409
421
Maria Elena Tisi (2022). Infanzia e guerra: Kadono Eiko. Napoli : UniorPress [10.6093/978-88-6719-259-5].
Maria Elena Tisi
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