Il contributo si sofferma sull’analisi di alcuni elementi presenti nella descrizione di Zenobia, ripresi nelle sue raffigurazioni: le altissime palafitte, il bambù e lo zinco, i balconi, le scale, i serbatoi di acqua e le carrucole. Le trasposizioni visive della città (opere di Karina Puente, Colleen Corradi Brannigam, David Fleck, Sakerinox e Pedro Cano) combinano, in modi diversi, questi elementi, costruendo una realtà dove gli strati (anche semplicemente di colore) si complicano, sovrapponendosi e dilatandosi in varie dimensioni e direzioni. Il saggio si concentra sui concetti di memoria e desiderio, apparenza e realtà, quali centri nevralgici di Zenobia, utilizzando riflessioni di Deleuze, Guattari, Weil, Arendt e Merleau-Ponty, e mettendo in relazione gli altissimi pali su cui si erge la città con i tronchi di un celebre racconto di Kafka. Infine, si riflette sulla felicità di Zenobia, avvicinata alla pratica del buddhismo verso cui Calvino in quegli anni provava una grande fascinazione.
Elisa Attanasio (2023). Zenobia: i tronchi e le apparenze. ARABESCHI, 22, 1-7.
Zenobia: i tronchi e le apparenze
Elisa Attanasio
2023
Abstract
Il contributo si sofferma sull’analisi di alcuni elementi presenti nella descrizione di Zenobia, ripresi nelle sue raffigurazioni: le altissime palafitte, il bambù e lo zinco, i balconi, le scale, i serbatoi di acqua e le carrucole. Le trasposizioni visive della città (opere di Karina Puente, Colleen Corradi Brannigam, David Fleck, Sakerinox e Pedro Cano) combinano, in modi diversi, questi elementi, costruendo una realtà dove gli strati (anche semplicemente di colore) si complicano, sovrapponendosi e dilatandosi in varie dimensioni e direzioni. Il saggio si concentra sui concetti di memoria e desiderio, apparenza e realtà, quali centri nevralgici di Zenobia, utilizzando riflessioni di Deleuze, Guattari, Weil, Arendt e Merleau-Ponty, e mettendo in relazione gli altissimi pali su cui si erge la città con i tronchi di un celebre racconto di Kafka. Infine, si riflette sulla felicità di Zenobia, avvicinata alla pratica del buddhismo verso cui Calvino in quegli anni provava una grande fascinazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.