Al pari di ogni autentica espressione ludica, il gioco motorio può svolgere un ruolo ben più importante rispetto a un banale passatempo o momento ricreativo di “sfogo energetico”. Le attività ludico motorie dovrebbero anzi essere considerate esperienze formative di grande importanza, dal momento che sono in grado di stimolare lo sviluppo globale delle persone. Basti pensare ai processi cognitivi, affettivi, sociali, espressivi elicitati dal gioco, il quale richiede di apprendere regole, tecniche, strategie e schemi d’azione; valutare l’ambiente circostante, ovvero controllare l’ambiente fisico (il terreno e gli spazi) e osservare eventuali oggetti – spesso anch’essi in movimento; interpretare movimenti e segnali di altri partecipanti; dove infine si colorano di senso gli sforzi del gruppo-squadra e degli avversari, aprendo ad interpretazioni simboliche capaci di dar vita ad una metafisica ludico-motoria. In breve, entrare in gioco corrisponde ad entrare in società, soprattutto se le regole ludiche vengono considerate come norme dal valore comune (un vero e proprio “contratto sociale” sub specie ludi), dunque alla stregua di principi fondamentali nell’iniziare i partecipanti ad orientare le proprie scelte. Tali processi appaiono particolarmente influenti in quanto non si limitano a fornire consigli o suggerimenti teorici, bensì richiedono una messa in gioco letteralmente incorporata che risulta fondamentale presso ogni ambiente sociale.
Alessandro Bortolotti (2023). Relazioni in gioco. Bari : Progedit.
Relazioni in gioco
Alessandro Bortolotti
Primo
Writing – Review & Editing
2023
Abstract
Al pari di ogni autentica espressione ludica, il gioco motorio può svolgere un ruolo ben più importante rispetto a un banale passatempo o momento ricreativo di “sfogo energetico”. Le attività ludico motorie dovrebbero anzi essere considerate esperienze formative di grande importanza, dal momento che sono in grado di stimolare lo sviluppo globale delle persone. Basti pensare ai processi cognitivi, affettivi, sociali, espressivi elicitati dal gioco, il quale richiede di apprendere regole, tecniche, strategie e schemi d’azione; valutare l’ambiente circostante, ovvero controllare l’ambiente fisico (il terreno e gli spazi) e osservare eventuali oggetti – spesso anch’essi in movimento; interpretare movimenti e segnali di altri partecipanti; dove infine si colorano di senso gli sforzi del gruppo-squadra e degli avversari, aprendo ad interpretazioni simboliche capaci di dar vita ad una metafisica ludico-motoria. In breve, entrare in gioco corrisponde ad entrare in società, soprattutto se le regole ludiche vengono considerate come norme dal valore comune (un vero e proprio “contratto sociale” sub specie ludi), dunque alla stregua di principi fondamentali nell’iniziare i partecipanti ad orientare le proprie scelte. Tali processi appaiono particolarmente influenti in quanto non si limitano a fornire consigli o suggerimenti teorici, bensì richiedono una messa in gioco letteralmente incorporata che risulta fondamentale presso ogni ambiente sociale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.