Il quadro sociolinguistico dell’Italia è stato caratterizzato, negli ultimi decenni, da una significativa ristrutturazione: si è assistito all’emergere di un nuovo standard che non ha sostituito lo standard precedente, quello postunitario, normativo e su base letteraria, ma si è affiancato ad esso, con ciò modificando la struttura complessiva del diasistema, ora di fatto incentrato su due standard. Il contributo presenta innanzitutto una descrizione delle condizioni sociali che hanno innescato questo fenomeno (l’aumento dell’italofonia nativa, dei tassi di scolarizzazione, la marginalizzazione della dialettofonia, ecc.), attingendo in particolare dai dati delle indagini ISTAT. Si sofferma poi sulla descrizione dell’italiano neo-standard, individuando i tratti che ormai possono essere considerati panitaliani e che, dunque, meglio lo caratterizzano. Nella sezione successiva, questi dati vengono presentati più nel dettaglio, attraverso esempi tratti dai principali corpora rappresentativi dell’italiano contemporaneo. Infine, viene proposta un’interpretazione dei dati che evidenzia la loro prossimità con alcuni schemi ricorrenti della modalità parlata, che solo studi molto recenti hanno posto in evidenza.
Grandi Nicola (2024). L’italiano neo-standard. Roma : Carocci.
L’italiano neo-standard
Grandi Nicola
2024
Abstract
Il quadro sociolinguistico dell’Italia è stato caratterizzato, negli ultimi decenni, da una significativa ristrutturazione: si è assistito all’emergere di un nuovo standard che non ha sostituito lo standard precedente, quello postunitario, normativo e su base letteraria, ma si è affiancato ad esso, con ciò modificando la struttura complessiva del diasistema, ora di fatto incentrato su due standard. Il contributo presenta innanzitutto una descrizione delle condizioni sociali che hanno innescato questo fenomeno (l’aumento dell’italofonia nativa, dei tassi di scolarizzazione, la marginalizzazione della dialettofonia, ecc.), attingendo in particolare dai dati delle indagini ISTAT. Si sofferma poi sulla descrizione dell’italiano neo-standard, individuando i tratti che ormai possono essere considerati panitaliani e che, dunque, meglio lo caratterizzano. Nella sezione successiva, questi dati vengono presentati più nel dettaglio, attraverso esempi tratti dai principali corpora rappresentativi dell’italiano contemporaneo. Infine, viene proposta un’interpretazione dei dati che evidenzia la loro prossimità con alcuni schemi ricorrenti della modalità parlata, che solo studi molto recenti hanno posto in evidenza.File | Dimensione | Formato | |
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