Brevi e puntuali riflessioni in ordine al commento degli uffici governativi al primo Schema di testo unico sullo sport presentato dal Dipartimento dello Sport

L'autore si interroga sull’obbligatorietà del parere del Consiglio di Stato e sui limiti di delega riguardo il ruolo di Sport e Salute s.p.a., alla luce delle considerazioni del Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio dei Ministri sullo schema di testo unico in materia di sport.

La crescente centralità dello sport nel dibattito pubblico, acuita dall’emergenza sanitaria, ha contribuito a rafforzarne la rilevanza internazionale e politica. In Italia, la riforma dello sport, attesa da tempo, ha dato luogo a un vivace confronto su un testo unico in via di definizione. Le anticipazioni, critiche e riformulazioni hanno accompagnato la pubblicazione del Documento del Dipartimento per gli Affari Giuridici e Legislativi del 21 ottobre 2020. Il testo contiene osservazioni di natura tecnico-giuridica, con particolare attenzione agli aspetti di diritto costituzionale e amministrativo. Emergono diverse criticità, sia linguistiche che contenutistiche, segnalate anche in precedenza. Il presente commento, redatto da studiosi della materia, si inserisce nel dibattito in corso. In particolare, si evidenzia la scarsa considerazione per l’autonomia costituzionalmente riconosciuta agli enti sportivi. Si auspica un equilibrio più rispettoso tra legislazione statale e competenze autonome del settore.