Poco più di sessant’anni fa, Ugo Procacci dava alle stampe per Electa Sinopie e affreschi, studio fondamentale che per primo indagava in maniera critica il legame in essere fra i disegni preparatori stesi sull’arriccio e la pittura murale finale. A seguito dei tragici fatti del Camposanto di Pisa e al conseguente avvio della “Stagione degli stacchi”, le sinopie entravano con successo nelle maglie della storia dell’arte per essere indagate in maniera critica, secondo il medesimo approccio metodologico che segnava lo studio e la fortuna di qualsiasi altra testimonianza grafica dei maestri della pittura italiana del passato, emancipandole da una funzione unicamente strumentale nel processo di esecuzione di un affresco. A distanza di tanti decenni dalla pubblicazione del Procacci è giunto il momento di fare un primo bilancio critico.
Luca Ciancabilla (2024). “Sinopie e affreschi” sessant’anni dopo. Udine : Forum, Editrice Universitaria Udinese.
“Sinopie e affreschi” sessant’anni dopo
Luca Ciancabilla
2024
Abstract
Poco più di sessant’anni fa, Ugo Procacci dava alle stampe per Electa Sinopie e affreschi, studio fondamentale che per primo indagava in maniera critica il legame in essere fra i disegni preparatori stesi sull’arriccio e la pittura murale finale. A seguito dei tragici fatti del Camposanto di Pisa e al conseguente avvio della “Stagione degli stacchi”, le sinopie entravano con successo nelle maglie della storia dell’arte per essere indagate in maniera critica, secondo il medesimo approccio metodologico che segnava lo studio e la fortuna di qualsiasi altra testimonianza grafica dei maestri della pittura italiana del passato, emancipandole da una funzione unicamente strumentale nel processo di esecuzione di un affresco. A distanza di tanti decenni dalla pubblicazione del Procacci è giunto il momento di fare un primo bilancio critico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.