Come abbiamo visto nell’articolo ‘Conosciamo l’urea’ (BN di Settembre/Ottobre 2021), questo metabolita è estremamente interessante dal punto di vista della selezione: in base a esso si potrebbe massimizzare la produzione di proteina nel latte e minimizzare l’escrezione dei composti azotati, influendo così positivamente sul metabolismo delle vacche ma anche sull’ambiente. In questo articolo si parlerà del lavoro svolto per stimare dei nuovi indicatori di selezione dell’efficienza azotata in bovini da latte di razza Frisona e quindi verificare l’associazione tra questi caratteri con la produttività delle bovine. In particolare, il lavoro si è concentrato sulla stima di alcuni parametri genetici, come l’ereditabilità e le correlazioni genetiche. È utile infatti ricordare che solo in presenza di (possibilmente) ampia variabilità genetica è possibile sviluppare piani di miglioramento genetico. In altre parole, è necessario stimare se e quanto un nuovo carattere è ereditabile. Inoltre, la conoscenza delle correlazioni genetiche ci permette di capire se (e quanto) la selezione per un carattere va ad influenzare indirettamente la selezione per un altro carattere. Tutto questo lavoro ha fatto parte di un progetto di tesi di laurea magistrale in biotecnologie animali dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, la cui discussione è avvenuta il 15 Ottobre.

Dall’urea nel latte all’individuazione di un indice di selezione

G. Visentin;
2021

Abstract

Come abbiamo visto nell’articolo ‘Conosciamo l’urea’ (BN di Settembre/Ottobre 2021), questo metabolita è estremamente interessante dal punto di vista della selezione: in base a esso si potrebbe massimizzare la produzione di proteina nel latte e minimizzare l’escrezione dei composti azotati, influendo così positivamente sul metabolismo delle vacche ma anche sull’ambiente. In questo articolo si parlerà del lavoro svolto per stimare dei nuovi indicatori di selezione dell’efficienza azotata in bovini da latte di razza Frisona e quindi verificare l’associazione tra questi caratteri con la produttività delle bovine. In particolare, il lavoro si è concentrato sulla stima di alcuni parametri genetici, come l’ereditabilità e le correlazioni genetiche. È utile infatti ricordare che solo in presenza di (possibilmente) ampia variabilità genetica è possibile sviluppare piani di miglioramento genetico. In altre parole, è necessario stimare se e quanto un nuovo carattere è ereditabile. Inoltre, la conoscenza delle correlazioni genetiche ci permette di capire se (e quanto) la selezione per un carattere va ad influenzare indirettamente la selezione per un altro carattere. Tutto questo lavoro ha fatto parte di un progetto di tesi di laurea magistrale in biotecnologie animali dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, la cui discussione è avvenuta il 15 Ottobre.
2021
M. Onofrio , G. Visentin, A. Fabris
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/959669
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