RISPOSTE ACUTE A DUE DIVERSI PROTOCOLLI DI ALLENAMENTO IN GIOVANI GIOCATORI DI RUGBY UNION ITALIANI

RISPOSTE ACUTE A DUE DIVERSI PROTOCOLLI DI ALLENAMENTO IN GIOVANI GIOCATORI DI RUGBY UNION ITALIANI - In questo studio sono stati confrontati gli effetti acuti della training prescription e del recupero in tre gruppi di giovani giocatori di rugby (U15, U17 e U19), che differivano per età e categoria di campionato. Sono stati monitorati due allenamenti di diversa intensità: high intensity (H) e low intensity (L). Gli allenamenti sono stati svolti da tutti i gruppi all’interno della routine settimanale di allenamento. Gli strumenti utilizzati per monitorare gli effetti dell’allenamento sono stati dei questionari validati scientificamente e comunemente impiegati a questo proposito sul campo da allenatori e preparatori degli sport di squadra. In particolare, sono stati utilizzati: la scala di percezione dello sforzo (RPE), la scala di valutazione della qualità del recupero (TQR), il questionario proposto da Main e Grove per monitorare il “training distress” degli atleti (MG) e le scale Fatigue e Fatigability (FAT e FAB). La percezione dello sforzo nel gruppo U17 è risultata significativamente diversa per le due condizioni, dimostrando la maggiore intensità degli allenamenti di tipo H rispetto alla minore intensità degli allenamenti di tipo L. Nella categoria U19 la differenza di percezione dello sforzo è risultata concorde con il gruppo U17, con un livello di significatività molto vicino alla soglia. Lo stesso risultato è stato ottenuto attraverso le scale FAT e FAB, mentre i risultati del questionario MG mostrano differenze significative soltanto per quanto riguarda i sintomi fisici. I risultati dell’analisi tra i gruppi e per tipo di allenamento non hanno mostrato differenze significative nell’andamento del recupero. Le metodologie di monitoraggio dell’allenamento impiegate nel presente studio rappresentano un valido strumento di controllo del processo di allenamento e di recupero nel rugby union giovanile.