Proprio per la sua ostinata, radicale “incomprensione” nei confronti delle ragioni teologiche e metafisiche dell’antropologia negativa giansenista e del suo rigore agostiniano, l’inserimento del “discorso” voltairiano accanto a quelli di Montaigne e Pascal consentirebbe di creare una costellazione entro cui la polemica pascaliana nei confronti dell’umanesimo scettico non si ridurrebbe più a una controversia teologica definitivamente chiusa, ma acquisterebbe un significato nuovo, una differente posta in gioco e una diversa rilevanza storica – potrebbe essere interpretata come il momento in cui il paradigma teologico che tradizionalmente rendeva possibile l’intelligenza e la giustificazione metafisica del male e dell’infelicità degli uomini è diventato, per la filosofia, “incomprensibile”, anzi letteralmente “inconcepibile”.
campi, r. (2024). postfazione. Roma : edizioni di storia e letteratura.
postfazione
campi, r.
2024
Abstract
Proprio per la sua ostinata, radicale “incomprensione” nei confronti delle ragioni teologiche e metafisiche dell’antropologia negativa giansenista e del suo rigore agostiniano, l’inserimento del “discorso” voltairiano accanto a quelli di Montaigne e Pascal consentirebbe di creare una costellazione entro cui la polemica pascaliana nei confronti dell’umanesimo scettico non si ridurrebbe più a una controversia teologica definitivamente chiusa, ma acquisterebbe un significato nuovo, una differente posta in gioco e una diversa rilevanza storica – potrebbe essere interpretata come il momento in cui il paradigma teologico che tradizionalmente rendeva possibile l’intelligenza e la giustificazione metafisica del male e dell’infelicità degli uomini è diventato, per la filosofia, “incomprensibile”, anzi letteralmente “inconcepibile”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.