Eduardo Lourenço, a Casa Perdida e o Brasil: uma outra semântica do tempo histórico

L'articolo si propone di indagare come la esperienza brasiliana di Eduardo Lourenço, che insegnò filosofia tra il 1958 e il 1959 presso la Universidade Fedral da Bahia, sia stata seminale per la formazione dell'opera critica futura. In particolare, è grazie al contatto col Brasile che la transizione tra Filosofia e critica letteraria matura, anche in assenza di una vera e propria cesura. L'elemento forse piu rilevante è costituito dalla riflessione che si inaugura in Brasile, tra le rovine dell'impero portoghese, sul colonialismo del Portogallo che porterà l'intellettuale a scrivere testi fondamentali non solo nella ridemocratizzaizione prodotta dalla Rivoluzione dei Garofani, ma di abbozzare ad un progetto critico sensibile alla revisione critica e storica dell'esperiena coloniale che verrà raccolto e pubblicato solo nel 2014, col titolo "Do colonialismo como nosso impensado". Ulteriore aspetto signficativo del passaggio brasiliano, l'emersione della memoria famigliare come orizzonte per la costruzione di una diversa memoria culturale del Portogallo