Il termine Antropocene ha il merito di aver posto l’accento sul ruolo del genere umano rispetto ai cambiamenti epocali che ha subito il pianeta dalla rivoluzione industriale ad oggi. L’Antropocene nelle sue varie declinazioni ci mette di fronte alla possibilità della fine della fine dell’umanità. Quello che rende difficile contrastare questa prefigurazione è il fatto che non percepiamo la possibilità di cambiare modello di sviluppo, di cambiare strada, come direbbe Morin, perché questo destino ci è stato trasmesso come l’aria che respiriamo, come uno zeitgeist che diamo per scontato piuttosto che come un fenomeno storico che ha avuto un inizio e può terminare. Ecco perché la sfida è prima di tutto razionale e impone agli educatori di elaborare la possibilità di un orientamento diverso da quello dominante per poter agire in una direzione divergente rispetto all’idea di immutabile destino. La pedagogia può quindi contribuire a formare un differente approccio a tale questione che non sia più solo di passiva lamentazione, ma di attiva opposizione. The concept of “Anthropocene” has been enlightening the role of the human being about the epochal changes that the planet has undergone from the industrial revolution to nowadays. The Anthropocene in its various forms confronts us with the possibility of the end of humanity. What makes it difficult to counter this prefiguration is the fact that we do not perceive the possibility of changing the development model, of changing direction, as Morin would say, because this destiny has been transmitted to us like the air we breathe, like a zeitgeist that we take for granted rather than as a historical phenomenon that had a beginning and can have an end. This is why the challenge is first of all rational and requires educators to develop the possibility of a different orientation from the dominant one in order to be able to act in a divergent direction with respect to the idea of immutable destiny. Therefore, Pedagogy can contribute to develop a different approach to this question that is no longer just a passive complaint, but an active opposition

Antropocene vs tautologia : quale ruolo per la pedagogia?

alessandro tolomelli
2023

Abstract

Il termine Antropocene ha il merito di aver posto l’accento sul ruolo del genere umano rispetto ai cambiamenti epocali che ha subito il pianeta dalla rivoluzione industriale ad oggi. L’Antropocene nelle sue varie declinazioni ci mette di fronte alla possibilità della fine della fine dell’umanità. Quello che rende difficile contrastare questa prefigurazione è il fatto che non percepiamo la possibilità di cambiare modello di sviluppo, di cambiare strada, come direbbe Morin, perché questo destino ci è stato trasmesso come l’aria che respiriamo, come uno zeitgeist che diamo per scontato piuttosto che come un fenomeno storico che ha avuto un inizio e può terminare. Ecco perché la sfida è prima di tutto razionale e impone agli educatori di elaborare la possibilità di un orientamento diverso da quello dominante per poter agire in una direzione divergente rispetto all’idea di immutabile destino. La pedagogia può quindi contribuire a formare un differente approccio a tale questione che non sia più solo di passiva lamentazione, ma di attiva opposizione. The concept of “Anthropocene” has been enlightening the role of the human being about the epochal changes that the planet has undergone from the industrial revolution to nowadays. The Anthropocene in its various forms confronts us with the possibility of the end of humanity. What makes it difficult to counter this prefiguration is the fact that we do not perceive the possibility of changing the development model, of changing direction, as Morin would say, because this destiny has been transmitted to us like the air we breathe, like a zeitgeist that we take for granted rather than as a historical phenomenon that had a beginning and can have an end. This is why the challenge is first of all rational and requires educators to develop the possibility of a different orientation from the dominant one in order to be able to act in a divergent direction with respect to the idea of immutable destiny. Therefore, Pedagogy can contribute to develop a different approach to this question that is no longer just a passive complaint, but an active opposition
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