L'articolo si propone di esaminare il giudizio di Lutero a proposito del libro di Ester, che pare ricollegarsi alla sua attitudine nei confronti degli ebrei, dal momento che entrambi cambiano nel tempo verso la medesima direzione. Questo rapporto sembra nascondere l'intenzione di marginalizzare Ester in quanto troppo ricco di materiale apologetico giudaico. Nella prima parte dell'articolo si prendono in esame le idee di Lutero sugli ebrei, con riferimento alle maggiori opere luterane sull'argomento, per mettere in evidenza come la sua attitudine cambi negli anni da un iniziale atteggiamento di speranza nella loro conversione fino alle aspre dichiarazioni degli ultimi anni. Nella seconda parte si presentano i principali aspetti della teoria luterana della traduzione, con particolare attenzione al principio della "traduzione interpretativa". La terza parte esplora il caso concreto della traduzione e del riuso del libro di Ester da parte di Lutero; alcune tracce di quello che diventerà un odio dichiarato nei confronti degli ebrei sono forse ravvisabili nella resa di due passi (3,6 e 9,1), ma il fatto più notevole riguarda il tono e la distribuzione delle citazioni, che mostrano una chiara tendenza verso la marginalizzazione del testo, specialmente per quanto riguarda il contenuto. L'analisi finale mostra come le idee dell'ultimo Lutero lo portino a considerare il libro di Ester troppo "giudaizzante" e per questo degno di condanna.
Laura Bigoni (2021). Tradurre, interpretare, omettere. Riflessi sostituzionistici nel giudizio di Lutero sul libro di Ester. Brescia : Morcelliana.
Tradurre, interpretare, omettere. Riflessi sostituzionistici nel giudizio di Lutero sul libro di Ester
Laura Bigoni
2021
Abstract
L'articolo si propone di esaminare il giudizio di Lutero a proposito del libro di Ester, che pare ricollegarsi alla sua attitudine nei confronti degli ebrei, dal momento che entrambi cambiano nel tempo verso la medesima direzione. Questo rapporto sembra nascondere l'intenzione di marginalizzare Ester in quanto troppo ricco di materiale apologetico giudaico. Nella prima parte dell'articolo si prendono in esame le idee di Lutero sugli ebrei, con riferimento alle maggiori opere luterane sull'argomento, per mettere in evidenza come la sua attitudine cambi negli anni da un iniziale atteggiamento di speranza nella loro conversione fino alle aspre dichiarazioni degli ultimi anni. Nella seconda parte si presentano i principali aspetti della teoria luterana della traduzione, con particolare attenzione al principio della "traduzione interpretativa". La terza parte esplora il caso concreto della traduzione e del riuso del libro di Ester da parte di Lutero; alcune tracce di quello che diventerà un odio dichiarato nei confronti degli ebrei sono forse ravvisabili nella resa di due passi (3,6 e 9,1), ma il fatto più notevole riguarda il tono e la distribuzione delle citazioni, che mostrano una chiara tendenza verso la marginalizzazione del testo, specialmente per quanto riguarda il contenuto. L'analisi finale mostra come le idee dell'ultimo Lutero lo portino a considerare il libro di Ester troppo "giudaizzante" e per questo degno di condanna.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.