L'opera si occupa del problema dell'imputazione della responsabilità da esercizio di attività pericolose, in ottica domestica, internazionale e comparata. Premessa una ricostruzione del sistema dell'imputazione della responsabilità civile, nella dialettica tra colpa e responsabilità oggettiva, il Volume affronta l'annoso problema della natura della responsabilità ex art. 2050 c.c. Segue un'analisi del concetto di pericolosità all'esito della quale si propone il ricorso ad una nozione stipulativa ed operativa, dunque controllabile, di "attività pericolosa", basata su un approccio, essenzialmente, statistico probabilistico. Nell'ultimo Capitolo dell'opera, si affronta il problema del coordinamento tra la responsabilità da attività pericolosa e le discipline eurounitarie interferenti, al precipuo scopo di dipanare il problema dell'applicabilità dell'art. 2050 c.c. rispetto ai danni cagionati da prodotti difettosi. Al termine del lavoro, si formulano conclusioni in merito alla persistente attualità e opportunità di un modello d'imputazione della responsabilità imperniato sul criterio fluido e variabile della "pericolosità", anche nell'ottica della costruzione di una normativa europea sulla responsabilità civile da sistemi di intelligenza artificiale.
Locatello, D.M. (2023). Le attività pericolose nel sistema dell'imputazione della responsabilità civile tra intuizioni empiriche e indicazioni normative. Bologna : Bonomo Editore.
Le attività pericolose nel sistema dell'imputazione della responsabilità civile tra intuizioni empiriche e indicazioni normative
Locatello, Davide Maria
2023
Abstract
L'opera si occupa del problema dell'imputazione della responsabilità da esercizio di attività pericolose, in ottica domestica, internazionale e comparata. Premessa una ricostruzione del sistema dell'imputazione della responsabilità civile, nella dialettica tra colpa e responsabilità oggettiva, il Volume affronta l'annoso problema della natura della responsabilità ex art. 2050 c.c. Segue un'analisi del concetto di pericolosità all'esito della quale si propone il ricorso ad una nozione stipulativa ed operativa, dunque controllabile, di "attività pericolosa", basata su un approccio, essenzialmente, statistico probabilistico. Nell'ultimo Capitolo dell'opera, si affronta il problema del coordinamento tra la responsabilità da attività pericolosa e le discipline eurounitarie interferenti, al precipuo scopo di dipanare il problema dell'applicabilità dell'art. 2050 c.c. rispetto ai danni cagionati da prodotti difettosi. Al termine del lavoro, si formulano conclusioni in merito alla persistente attualità e opportunità di un modello d'imputazione della responsabilità imperniato sul criterio fluido e variabile della "pericolosità", anche nell'ottica della costruzione di una normativa europea sulla responsabilità civile da sistemi di intelligenza artificiale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.