Puntare sulla centralità del gioco motorio nello sviluppo delle giovani generazioni, rilanciando progetti in modo convinto e consapevole, appare utile non solo allo scopo di recuperare competenze che si stanno perdendo a causa della situazione pandemica che l’umanità sta attualmente attraversando, ma anche perché può stimolare percorsi formativi capaci d’impattare nel lungo periodo. Le esperienze ludico motorie sono infatti in grado di favorire aspetti basilari dello sviluppo sia personale che sociale, quali le conoscenze cognitive, il benessere socio-relazionale, l’inclusione, l’attaccamento e il sostegno al territorio. Il gioco rappresenta un fenomeno tanto complesso quanto incredibilmente ricco e trasversale; tuttavia, il presente contributo intende sottolineare in particolare come costituisca la forma d’iniziazione sociale per eccellenza. Mediante proposte definite da un caratteristico “contratto sociale”, ogni gioco fornisce regole precise su come entrare in rapporto con ambienti, oggetti, spazi, tempi e altri giocatori, incidendo profondamente nelle abitudini relative all’assunzione di ruoli, compiti e atteggiamenti che riflettono (e quindi introducono a) quelli della vita reale. Per certi versi, dunque, il gioco può essere considerato come una sorta di rito di iniziazione, dal momento che riproduce e nello stesso tempo inizia concretamente i partecipanti a norme, usanze e relazioni tipiche del proprio mondo sociale.
Alessandro Bortolotti (2023). Progetti di educazione fisico-motoria per lo sviluppo futuro. Padova : Comune di Padova, Assessorato Politiche Educative e Scolastiche.
Progetti di educazione fisico-motoria per lo sviluppo futuro
Alessandro Bortolotti
2023
Abstract
Puntare sulla centralità del gioco motorio nello sviluppo delle giovani generazioni, rilanciando progetti in modo convinto e consapevole, appare utile non solo allo scopo di recuperare competenze che si stanno perdendo a causa della situazione pandemica che l’umanità sta attualmente attraversando, ma anche perché può stimolare percorsi formativi capaci d’impattare nel lungo periodo. Le esperienze ludico motorie sono infatti in grado di favorire aspetti basilari dello sviluppo sia personale che sociale, quali le conoscenze cognitive, il benessere socio-relazionale, l’inclusione, l’attaccamento e il sostegno al territorio. Il gioco rappresenta un fenomeno tanto complesso quanto incredibilmente ricco e trasversale; tuttavia, il presente contributo intende sottolineare in particolare come costituisca la forma d’iniziazione sociale per eccellenza. Mediante proposte definite da un caratteristico “contratto sociale”, ogni gioco fornisce regole precise su come entrare in rapporto con ambienti, oggetti, spazi, tempi e altri giocatori, incidendo profondamente nelle abitudini relative all’assunzione di ruoli, compiti e atteggiamenti che riflettono (e quindi introducono a) quelli della vita reale. Per certi versi, dunque, il gioco può essere considerato come una sorta di rito di iniziazione, dal momento che riproduce e nello stesso tempo inizia concretamente i partecipanti a norme, usanze e relazioni tipiche del proprio mondo sociale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.