La pandemia del 2020 ha motivato diversi docenti e istituti scolastici a muoversi nella direzione dell’educazione outdoor, soprattutto quale strategia utile al contenimento del contagio. In veste di collaboratori della Rete Nazionale delle Scuole pubbliche all’aperto, che nell’ultimo anno ha non sorprendentemente registrato un notevole aumento d’adesioni, siamo dunque stati investiti dalla crescente ondata di richieste finalizzate a capire come poter sviluppare percorsi didattici “fuori”. Il presente lavoro, di taglio etnografi co, riporta un percorso effettuato presso un Istituto Comprensivo associatosi di recente, in modo da illustrare i processi attivati durante le prime fasi di formazione al corpo docente. L’azione svolta presso la Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo di Verolanuova (Brescia), grazie anche al costante e attento supporto da parte della Dirigente, ha permesso di “contaminare” le capacità professionali in modo tale da permettere all’Outdoor Learning di essere considerato non tanto una moda passeggera da adottare in funzione difensiva”, in attesa del termine della Pandemia, quanto alla stregua di orizzonte pedagogico da mantenere a lungo termine. In breve, si ripercorre in particolare la preparazione e implementazione iniziale di un progetto formativo che ha consentito di motivare le insegnanti a: accompagnare i propri alunni e le proprie alunne nell’esplorazione dell’ambiente esterno, comprenderne caratteristiche e limiti educativi, traslare le esperienze “da dentro a fuori” e viceversa, sviluppare apprendimento e crescita dell’autonomia. È possibile asserire che tale avvincente esperienza di semina educativa ha permesso di cogliere i primi germogli di un “attecchimento pedagogico” molto fruttuoso per ogni soggetto coinvolto, ed efficace a sostenere un sensibile cambiamento del “fare scuola”.
Alessandro Bortolotti, A.P. (2022). Outdoor Learning: necessità o virtù? Fare scuola all’aperto non solo per rispondere a bisogni emergenziali, ma come nuovo stile educativo.. Bergamo : Zeroseiup.
Outdoor Learning: necessità o virtù? Fare scuola all’aperto non solo per rispondere a bisogni emergenziali, ma come nuovo stile educativo.
Alessandro Bortolotti
Primo
Supervision
;
2022
Abstract
La pandemia del 2020 ha motivato diversi docenti e istituti scolastici a muoversi nella direzione dell’educazione outdoor, soprattutto quale strategia utile al contenimento del contagio. In veste di collaboratori della Rete Nazionale delle Scuole pubbliche all’aperto, che nell’ultimo anno ha non sorprendentemente registrato un notevole aumento d’adesioni, siamo dunque stati investiti dalla crescente ondata di richieste finalizzate a capire come poter sviluppare percorsi didattici “fuori”. Il presente lavoro, di taglio etnografi co, riporta un percorso effettuato presso un Istituto Comprensivo associatosi di recente, in modo da illustrare i processi attivati durante le prime fasi di formazione al corpo docente. L’azione svolta presso la Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo di Verolanuova (Brescia), grazie anche al costante e attento supporto da parte della Dirigente, ha permesso di “contaminare” le capacità professionali in modo tale da permettere all’Outdoor Learning di essere considerato non tanto una moda passeggera da adottare in funzione difensiva”, in attesa del termine della Pandemia, quanto alla stregua di orizzonte pedagogico da mantenere a lungo termine. In breve, si ripercorre in particolare la preparazione e implementazione iniziale di un progetto formativo che ha consentito di motivare le insegnanti a: accompagnare i propri alunni e le proprie alunne nell’esplorazione dell’ambiente esterno, comprenderne caratteristiche e limiti educativi, traslare le esperienze “da dentro a fuori” e viceversa, sviluppare apprendimento e crescita dell’autonomia. È possibile asserire che tale avvincente esperienza di semina educativa ha permesso di cogliere i primi germogli di un “attecchimento pedagogico” molto fruttuoso per ogni soggetto coinvolto, ed efficace a sostenere un sensibile cambiamento del “fare scuola”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.