Josse Bade detto Ascensio, pedagogo, umanista e tipografo fiammingo attivo nella Parigi di inizio Cinquecento, fu editore e commentatore di molteplici testi, tra i quali si riscontra un buon numero di opere bucoliche di epoca classica, medievale e umanistica. L’interesse per questo genere letterario era sicuramente stimolato dalla sua centralità all’interno del canone scolastico: Bade aveva infatti una lunga esperienza di magister. Egli fu sempre molto attento a fornire ai suoi lettori ideali, cioè i giovani studenti di humanae litterae, insegnamenti non solo di grammatica latina ma anche di morale cristiana. Il presente contributo si concentra sul contrasto tra poesia pagana e poesia cristiana nel commento di Bade al Bucolicum carmen di Petrarca, pubblicato nel 1502 a Parigi per i tipi di André Bocard e Jean Petit (USTC 180037). Si descrivono inizialmente i contenuti della cinquecentina e le caratteristiche generali del commento (§ I), passando poi a indagare l’approccio esegetico ascensiano, che risulta essere indipendente dall’autoesegesi svolta dal poeta aretino nelle sue epistole (§§ II-VI). Nell’analisi sono prese in considerazione Parthenias, Amor pastorius, Dedalus e Laurea occidens, egloghe metaletterarie che sollecitano il commentatore a riflettere sul significato e sulla funzione della poesia. Il contributo delinea così le interpretazioni allegoriche tramite cui l’umanista francese moralizza i contenuti e cristianizza gli elementi pagani delle egloghe petrarchesche.
Poesia pagana e poesia cristiana nel commento di Josse Bade al “Bucolicum carmen” di Petrarca / Arianna Capirossi. - ELETTRONICO. - (2023), pp. 27-46. (Intervento presentato al convegno AlmaPetrarca V edizione tenutosi a Bologna nel 15 marzo 2022) [10.6092/unibo/amsacta/7335].
Poesia pagana e poesia cristiana nel commento di Josse Bade al “Bucolicum carmen” di Petrarca
Arianna Capirossi
2023
Abstract
Josse Bade detto Ascensio, pedagogo, umanista e tipografo fiammingo attivo nella Parigi di inizio Cinquecento, fu editore e commentatore di molteplici testi, tra i quali si riscontra un buon numero di opere bucoliche di epoca classica, medievale e umanistica. L’interesse per questo genere letterario era sicuramente stimolato dalla sua centralità all’interno del canone scolastico: Bade aveva infatti una lunga esperienza di magister. Egli fu sempre molto attento a fornire ai suoi lettori ideali, cioè i giovani studenti di humanae litterae, insegnamenti non solo di grammatica latina ma anche di morale cristiana. Il presente contributo si concentra sul contrasto tra poesia pagana e poesia cristiana nel commento di Bade al Bucolicum carmen di Petrarca, pubblicato nel 1502 a Parigi per i tipi di André Bocard e Jean Petit (USTC 180037). Si descrivono inizialmente i contenuti della cinquecentina e le caratteristiche generali del commento (§ I), passando poi a indagare l’approccio esegetico ascensiano, che risulta essere indipendente dall’autoesegesi svolta dal poeta aretino nelle sue epistole (§§ II-VI). Nell’analisi sono prese in considerazione Parthenias, Amor pastorius, Dedalus e Laurea occidens, egloghe metaletterarie che sollecitano il commentatore a riflettere sul significato e sulla funzione della poesia. Il contributo delinea così le interpretazioni allegoriche tramite cui l’umanista francese moralizza i contenuti e cristianizza gli elementi pagani delle egloghe petrarchesche.File | Dimensione | Formato | |
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