Il Rapid Manufacturing, definito come l’impiego delle tecniche di Prototipazione Rapida per la creazione diretta di prodotti finiti, si sta rivelando una metodologia estremamente conveniente nella produzione di pezzi unici di geometria complessa. Nel settore aerospaziale, tuttavia, sono ancora da indagare i vantaggi che l’impiego di tali tecniche possono portare nella creazione di piccoli satelliti caratterizzati da strutture che integrano diverse funzioni. In questo articolo si descrive il processo di riprogettazione di EPSILON (Experimental Plastic Satellite: Innovative, Light, Off-the-shelf, Nano), un nanosatellite sperimentale concepito in modo da rispettare gli standard per l’impiego in missioni spaziali a basso costo e payload ridotti. La struttura principale di EPSILON è stata progettata per essere fabbricata in un'unica parte sfruttando le tecniche di produzione additiva. In essa sono stati integrati i binari per l’alloggiamento dei sottosistemi elettronici, quali le schede, le antenne e le celle solari. Un primo prototipo di EPSILON è stato realizzato al fine di sperimentare l’assemblaggio con il payload. La realizzazione di un unico corpo principale fabbricato in materiale plastico consente di ridurre, rispetto all’impiego dei classici frame in alluminio, i costi e i tempi di realizzazione ed assemblaggio, oltre che contenere considerevolmente il peso complessivo del sistema.
F. De Crescenzio, M. Fantini, F. Piergentili, F. Persiani, F. Santoni (2010). Rapid Manufacturing di un nanosatellite mediante tecnica FDM (Fused Deposition Modelling). s.l : s.n.
Rapid Manufacturing di un nanosatellite mediante tecnica FDM (Fused Deposition Modelling)
DE CRESCENZIO, FRANCESCA;FANTINI, MASSIMILIANO;PIERGENTILI, FABRIZIO;PERSIANI, FRANCO;
2010
Abstract
Il Rapid Manufacturing, definito come l’impiego delle tecniche di Prototipazione Rapida per la creazione diretta di prodotti finiti, si sta rivelando una metodologia estremamente conveniente nella produzione di pezzi unici di geometria complessa. Nel settore aerospaziale, tuttavia, sono ancora da indagare i vantaggi che l’impiego di tali tecniche possono portare nella creazione di piccoli satelliti caratterizzati da strutture che integrano diverse funzioni. In questo articolo si descrive il processo di riprogettazione di EPSILON (Experimental Plastic Satellite: Innovative, Light, Off-the-shelf, Nano), un nanosatellite sperimentale concepito in modo da rispettare gli standard per l’impiego in missioni spaziali a basso costo e payload ridotti. La struttura principale di EPSILON è stata progettata per essere fabbricata in un'unica parte sfruttando le tecniche di produzione additiva. In essa sono stati integrati i binari per l’alloggiamento dei sottosistemi elettronici, quali le schede, le antenne e le celle solari. Un primo prototipo di EPSILON è stato realizzato al fine di sperimentare l’assemblaggio con il payload. La realizzazione di un unico corpo principale fabbricato in materiale plastico consente di ridurre, rispetto all’impiego dei classici frame in alluminio, i costi e i tempi di realizzazione ed assemblaggio, oltre che contenere considerevolmente il peso complessivo del sistema.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.