Mobilità e identità in Etruria padana: problemi e prospettive della ricerca epigrafica con particolare riguardo al periodo tra VI e V sec. a.C.

A rich and varied epigraphic corpus is available for the study of pre-Roman Italy. This corpus is uttermostly useful for investigating the concept of identity and its connection with the mo- bility dynamics. The contribution points out issues and novelties that epigraphic documents can provide to the topic of the Etruscan Po Valley. In the introduction, theoretical and metho- dological assumptions are discussed. These assumptions, focused on the local context but with a broader disciplinary impact, constitute the framework within which the main issues that the area under examination may present are analysed: the risks arising from a limited and non-diachronic analysis; the documents which can be interpreted as an expression of non-Etruscan cultural spheres; the clues of social mobility and their level of reliability. The contribution ends with some research perspectives. Although the examples given in support of the discussion are mostly limited to the late 6th - 5th century BC due to space constraints, the study approach we propose is multi-scalar and long-term, arguing that only such an approach guarantees to analyse the historical and social process underlying the dynamics of mobility and the related identity constructions.

L’archeologia dell’Italia preromana gode della disponibilità di una ricca e variegata documen- tazione epigrafica, utile per indagare il concetto di identità e il suo nesso con i meccanismi della mobilità. Il contributo discute quali problemi e novità possa fornire questo tipo di do- cumenti al tema per l’ambito etrusco-padano. Nella parte introduttiva, si discutono alcuni assunti teorici e metodologici. Questi assunti, calati nel contesto etrusco-padano ma aventi un impatto disciplinare più ampio, costituiscono la cornice entro la quale vengono analizzate le principali problematiche che il comprensorio in esame può presentare: i rischi derivanti da una analisi puntuale e non diacronica; quali documenti sono interpretabili come espressione di ambiti culturali non etruschi; quali sono gli indizi di mobilità sociale e il loro livello di affida- bilità. Alcune prospettive di ricerca chiudono il lavoro. Sebbene gli esempi portati a sostegno della trattazione siano perlopiù limitati al tardo VI - V sec. a.C. per ragioni di spazio, l’approc- cio di studio che si vuole promuovere è multi-scalare e di lunga durata, in quanto solo così è possibile cogliere e analizzare il processo storico e sociale sotteso alle dinamiche di mobilità e alle relative costruzioni identitarie.