Nel panorama internazionale della ricerca e della pratica educativa in ambito sco- lastico degli ultimi trent’anni si è verificata un’importante svolta epistemologica, ovvero l’affermarsi di un approccio riflessivo che vede il docente in quanto attore sociale che apprende continuamente dall’esperienza in una dimensione di lifelong learning, agendo in un sistema di vincoli e condizioni, integrando teoria e pratica in maniera coerente, ciclica, ricorsiva (Schön, 1993; Pescheux, 2007). La stessa definizione di didattica intesa come ricerca sull’insegnamento introduce e legittima il profilo del docente in quanto ricercatore e progettista riflessivo che costruisce at- tivamente ed utilizza nuove forme di conoscenza attraverso pratiche costruttive e ricostruttive di saperi e conoscenze mediate dai processi riflessivi. Ciò è in linea con le direzioni teoriche ed operative di rinnovamento della didattica previste dalle normative europee in materia di individuazione di traguardi per lo sviluppo di competenze richieste ai cittadini del XXI secolo. Il contesto di riferimento del presente studio esplorativo è quello del corso di Didattica generale e pedagogia speciale, Laurea Magistrale in Matematica, dell’Ateneo di Bologna. I dati raccolti, relativi agli a.a. 2021-2022 e 2022-2023, riguardano 78 futuri docenti (F=50, M=28) di discipline STEM (matematica, scienze naturali, fisica). L’intervento descrive l’esperienza universitaria in cui, attraverso attività didattiche basate sulla metodologia del Trialogical Learning Approach (Paavola, Engstrom, Hakkareinen, 2010) e supportate da una gestione flessibile di strumenti e ambienti digitali, si proponeva agli studenti, suddividi spontaneamente in 11 gruppi da 6-7 membri, di co-costruire artefatti significativi legati alla professionalità docente, riflettendo, revisionando e migliorando gli stessi attraverso l’attività di peer feedback. Nel complesso ed in linea con la letteratura scientifica (Nicol, Serbati, Grion, 2019; Strijbos, Sluijsmans, 2010; Topping, 2017), le analisi delle risposte degli studenti mostrano come l’attività di peer feedback, ed in particolare l’offrire commenti e suggerimenti ai colleghi confrontandosi e co-costruendo il feedback (Li, Grion, 2019), abbia contribuito a stimolare la riflessione metacognitiva sulle proprie pratiche, insieme a competenze trasversali professionalizzanti, quali il pensiero critico, il problem solving, la comunicazione e collaborazione con gli altri, confermando il ruolo del peer feedback in quanto valido dispositivo riflessivo (Grion, Tino, 2018; Lynch, McNamara, Seery, 2012; Wen, Tsai, 2006) per i futuri docenti.
Manuela Fabbri (2023). Dare e ricevere feedback : stimolare la competenza riflessiva dei futuri docenti in un corso universitario. Lecce : Pensa MultiMedia.
Dare e ricevere feedback : stimolare la competenza riflessiva dei futuri docenti in un corso universitario
Manuela Fabbri
2023
Abstract
Nel panorama internazionale della ricerca e della pratica educativa in ambito sco- lastico degli ultimi trent’anni si è verificata un’importante svolta epistemologica, ovvero l’affermarsi di un approccio riflessivo che vede il docente in quanto attore sociale che apprende continuamente dall’esperienza in una dimensione di lifelong learning, agendo in un sistema di vincoli e condizioni, integrando teoria e pratica in maniera coerente, ciclica, ricorsiva (Schön, 1993; Pescheux, 2007). La stessa definizione di didattica intesa come ricerca sull’insegnamento introduce e legittima il profilo del docente in quanto ricercatore e progettista riflessivo che costruisce at- tivamente ed utilizza nuove forme di conoscenza attraverso pratiche costruttive e ricostruttive di saperi e conoscenze mediate dai processi riflessivi. Ciò è in linea con le direzioni teoriche ed operative di rinnovamento della didattica previste dalle normative europee in materia di individuazione di traguardi per lo sviluppo di competenze richieste ai cittadini del XXI secolo. Il contesto di riferimento del presente studio esplorativo è quello del corso di Didattica generale e pedagogia speciale, Laurea Magistrale in Matematica, dell’Ateneo di Bologna. I dati raccolti, relativi agli a.a. 2021-2022 e 2022-2023, riguardano 78 futuri docenti (F=50, M=28) di discipline STEM (matematica, scienze naturali, fisica). L’intervento descrive l’esperienza universitaria in cui, attraverso attività didattiche basate sulla metodologia del Trialogical Learning Approach (Paavola, Engstrom, Hakkareinen, 2010) e supportate da una gestione flessibile di strumenti e ambienti digitali, si proponeva agli studenti, suddividi spontaneamente in 11 gruppi da 6-7 membri, di co-costruire artefatti significativi legati alla professionalità docente, riflettendo, revisionando e migliorando gli stessi attraverso l’attività di peer feedback. Nel complesso ed in linea con la letteratura scientifica (Nicol, Serbati, Grion, 2019; Strijbos, Sluijsmans, 2010; Topping, 2017), le analisi delle risposte degli studenti mostrano come l’attività di peer feedback, ed in particolare l’offrire commenti e suggerimenti ai colleghi confrontandosi e co-costruendo il feedback (Li, Grion, 2019), abbia contribuito a stimolare la riflessione metacognitiva sulle proprie pratiche, insieme a competenze trasversali professionalizzanti, quali il pensiero critico, il problem solving, la comunicazione e collaborazione con gli altri, confermando il ruolo del peer feedback in quanto valido dispositivo riflessivo (Grion, Tino, 2018; Lynch, McNamara, Seery, 2012; Wen, Tsai, 2006) per i futuri docenti.File | Dimensione | Formato | |
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