Storicamente, i flussi di informazioni sulla popolazione hanno contribuito alla formazione del più potente assemblaggio sociotecnico per la gestione della conoscenza: lo stato-nazione. Mutatis mutandis, in che modo le infrastrutture di dati contemporanee per il processamento di popolazioni non europee danno forma alla costruzione europea? Cercando di rispondere a questa domanda che informa il più ampio progetto “Processing Citizenship” finanziato dal Consiglio Europeo della Ricerca, il capitolo presenta una duplice argomentazione. In primo luogo, dimostra la performatività delle pratiche di identificazione e registrazione di popolazioni in movimento ai confini europei: lungi dall’essere semplicemente “rappresentate,” le persone che cercano di attraversare i confini europei vengono prodotte, “portate in esistenza” (i.e., enacted) secondo modalità specifiche, spesso depotenzianti. In secondo luogo, il capitolo dimostra come le infrastrutture informative contemporanee per la produzione delle persone in movimento come “Altro” modellano l’ordine europeo. Nel fare questo, il capitolo introduce il concetto di “produzione dell’alterità” (i.e., alterity processing) come un campo di indagine interessato sia alla gestione dell’alterità che alla costruzione infrastrutturale dell’ordine istituzionale europeo. Sulla base dei dati raccolti negli hotspot coinvolti nelle procedure di registrazione e identificazione nel Mar Mediterraneo, nonché dei documenti di progettazione delle architetture dei dati, il capitolo suggerisce che le pratiche istituzionali, i (meta)dati e le infrastrutture progettate per rendere persone sconosciute identità leggibili co-producono migranti e istituzioni. Nelle conclusioni, l’analisi sostiene la necessità di adottare uno sguardo sociotecnico per comprendere l’integrazione infrastrutturale dell’Europa.
Pelizza Annalisa, Loschi Chiara (2024). Produrre l’Alterità, fare l’Europa. Dinamiche sociotecniche nella gestione delle frontiere europee. Roma : Carocci.
Produrre l’Alterità, fare l’Europa. Dinamiche sociotecniche nella gestione delle frontiere europee
Pelizza AnnalisaPrimo
;Loschi ChiaraSecondo
2024
Abstract
Storicamente, i flussi di informazioni sulla popolazione hanno contribuito alla formazione del più potente assemblaggio sociotecnico per la gestione della conoscenza: lo stato-nazione. Mutatis mutandis, in che modo le infrastrutture di dati contemporanee per il processamento di popolazioni non europee danno forma alla costruzione europea? Cercando di rispondere a questa domanda che informa il più ampio progetto “Processing Citizenship” finanziato dal Consiglio Europeo della Ricerca, il capitolo presenta una duplice argomentazione. In primo luogo, dimostra la performatività delle pratiche di identificazione e registrazione di popolazioni in movimento ai confini europei: lungi dall’essere semplicemente “rappresentate,” le persone che cercano di attraversare i confini europei vengono prodotte, “portate in esistenza” (i.e., enacted) secondo modalità specifiche, spesso depotenzianti. In secondo luogo, il capitolo dimostra come le infrastrutture informative contemporanee per la produzione delle persone in movimento come “Altro” modellano l’ordine europeo. Nel fare questo, il capitolo introduce il concetto di “produzione dell’alterità” (i.e., alterity processing) come un campo di indagine interessato sia alla gestione dell’alterità che alla costruzione infrastrutturale dell’ordine istituzionale europeo. Sulla base dei dati raccolti negli hotspot coinvolti nelle procedure di registrazione e identificazione nel Mar Mediterraneo, nonché dei documenti di progettazione delle architetture dei dati, il capitolo suggerisce che le pratiche istituzionali, i (meta)dati e le infrastrutture progettate per rendere persone sconosciute identità leggibili co-producono migranti e istituzioni. Nelle conclusioni, l’analisi sostiene la necessità di adottare uno sguardo sociotecnico per comprendere l’integrazione infrastrutturale dell’Europa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.