Il concetto di apoliticità delle forze armate applicato all’esercito italiano, è stato spesso allargato a significarne l’auto-esclusione oltre che dalla sfera politica propriamente detta, da tutti gli altri ambiti (culturale in primis) della società italiana di età liberale. Questo tipo di lettura storiografica ha generato giocoforza ulteriori generalizzazioni: l’élite militare come monolitico “partito di corte”, o casta professionale chiusa in un ambito puramente tecnicistico e burocratico. L’obiettivo che ci proponiamo attraverso questo piccolo contributo, che darà conto di alcune prime risultanza di una ricerca di dottorato ancora in corso, è quello di problematizzare la questione, inserendo nel ritratto dell’élite militare italiana che si appresta ad affrontare la Grande Guerra alcune note discordanti rispetto al consueto quadro interpretativo. Note discordanti che crediamo essere solo la punta di un iceberg che speriamo di portare compiutamente alla luce nel prosieguo delle nostre ricerche, e che ci spingono a definire l’élite militare come parte integrante delle élites politiche, sociali e culturali dell’Italia liberale.
jacopo lorenzini (2016). L'élite militare nella nazione. Formazione, dinamiche e vita quotidiana dei vertici del Regio Esercito fino alla guerra. Roma : Rodorigo srl.
L'élite militare nella nazione. Formazione, dinamiche e vita quotidiana dei vertici del Regio Esercito fino alla guerra
jacopo lorenzini
2016
Abstract
Il concetto di apoliticità delle forze armate applicato all’esercito italiano, è stato spesso allargato a significarne l’auto-esclusione oltre che dalla sfera politica propriamente detta, da tutti gli altri ambiti (culturale in primis) della società italiana di età liberale. Questo tipo di lettura storiografica ha generato giocoforza ulteriori generalizzazioni: l’élite militare come monolitico “partito di corte”, o casta professionale chiusa in un ambito puramente tecnicistico e burocratico. L’obiettivo che ci proponiamo attraverso questo piccolo contributo, che darà conto di alcune prime risultanza di una ricerca di dottorato ancora in corso, è quello di problematizzare la questione, inserendo nel ritratto dell’élite militare italiana che si appresta ad affrontare la Grande Guerra alcune note discordanti rispetto al consueto quadro interpretativo. Note discordanti che crediamo essere solo la punta di un iceberg che speriamo di portare compiutamente alla luce nel prosieguo delle nostre ricerche, e che ci spingono a definire l’élite militare come parte integrante delle élites politiche, sociali e culturali dell’Italia liberale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.