Nella primavera del 1915, al momento della mobilitazione, una delle nuove divisioni di milizia mobile del Regio Esercito Italiano viene affidata ad un generale già sollevato dal comando in Libia, piuttosto avanti con gli anni e non particolarmente adatto fisicamente a sostenere lo strapazzo di un conflitto. Ciò nonostante, il patrizio fiorentino Gugliemo Pecori-Giraldi nel corso dei successivi tre anni diventerà comandante di corpo e poi d'armata, e si troverà a guidare le proprie unità sia sul fronte carsico che su quello trentino gestendo in prima persona la resistenza italiana alla Strafexpedition prima, e alle offensive del generale Conrad nel 1917-18. Nella parabola di questo alto ufficiale sono quindi potenzialmente rintracciabili sia le sfide che il conflitto pone alll’élite dirigenziale dell'esercito italiano, sia i mutamenti che il concetto di guerra subisce a valle dell’impatto con la realtà del conflitto stesso, sia infine la percezione che di tutto ciò può aver avuto un ufficiale di altissimo grado.
Jacopo Lorenzini (2018). Il generale e il veterano. Gli alti comandi e la guerra attraverso la corrispondenza inedita tra Guglielmo Pecori Giraldi e Luigi Majnoni d Intignano. ROMA : USSME.
Il generale e il veterano. Gli alti comandi e la guerra attraverso la corrispondenza inedita tra Guglielmo Pecori Giraldi e Luigi Majnoni d Intignano
Jacopo Lorenzini
2018
Abstract
Nella primavera del 1915, al momento della mobilitazione, una delle nuove divisioni di milizia mobile del Regio Esercito Italiano viene affidata ad un generale già sollevato dal comando in Libia, piuttosto avanti con gli anni e non particolarmente adatto fisicamente a sostenere lo strapazzo di un conflitto. Ciò nonostante, il patrizio fiorentino Gugliemo Pecori-Giraldi nel corso dei successivi tre anni diventerà comandante di corpo e poi d'armata, e si troverà a guidare le proprie unità sia sul fronte carsico che su quello trentino gestendo in prima persona la resistenza italiana alla Strafexpedition prima, e alle offensive del generale Conrad nel 1917-18. Nella parabola di questo alto ufficiale sono quindi potenzialmente rintracciabili sia le sfide che il conflitto pone alll’élite dirigenziale dell'esercito italiano, sia i mutamenti che il concetto di guerra subisce a valle dell’impatto con la realtà del conflitto stesso, sia infine la percezione che di tutto ciò può aver avuto un ufficiale di altissimo grado.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.