Tra l’aprile del 534 e lo stesso mese del 535 Giustiniano emana una serie di provvedimenti volti a riformare alcuni aspetti dell’amministrazione ‘periferica’ dell’impero: due costituzioni volte a riorganizzare la prefettura d’Africa, emanate nel 534 ed inserite nel Codex repetitae praelectionis (C.I. 1,27), e due leges ‘generali’ volte a reprimere la pratica del suffragium (Nov. 8) e ripristinare quella dei mandata principum (Nov. 17). La dottrina più recente mostra di considerare unitariamente questi interventi come parti di un coerente piano di ristrutturazione istituzionale, proseguito poi con la riforma delle singole unità territoriali negli anni seguenti, complessivamente ispirato agli ideali della reverentia antiquitatis e della restaurazione dell’ordine romano. Secondo l’Autore, però, alcune osservazioni circa contenuto e formazione di quei provvedimenti restituiscono un quadro più frastagliato dell’attività della cancelleria in quel momento di trapasso dalle grandi compilazioni (Digesta e Codex) alla legislazione novellare, e suggeriscono quindi di accogliere questa ricostruzione dei caratteri della legislazione pubblicistica di Giustiniano con talune cautele.
SCHIAVON, A. (2019). La legislazione pubblicistica di Giustiniano tra il 534 e il 535. Note minime sull’attività della cancelleria imperiale. ROMA E AMERICA. DIRITTO ROMANO COMUNE, 40, 443-461.
La legislazione pubblicistica di Giustiniano tra il 534 e il 535. Note minime sull’attività della cancelleria imperiale
SCHIAVON, ALVISE
2019
Abstract
Tra l’aprile del 534 e lo stesso mese del 535 Giustiniano emana una serie di provvedimenti volti a riformare alcuni aspetti dell’amministrazione ‘periferica’ dell’impero: due costituzioni volte a riorganizzare la prefettura d’Africa, emanate nel 534 ed inserite nel Codex repetitae praelectionis (C.I. 1,27), e due leges ‘generali’ volte a reprimere la pratica del suffragium (Nov. 8) e ripristinare quella dei mandata principum (Nov. 17). La dottrina più recente mostra di considerare unitariamente questi interventi come parti di un coerente piano di ristrutturazione istituzionale, proseguito poi con la riforma delle singole unità territoriali negli anni seguenti, complessivamente ispirato agli ideali della reverentia antiquitatis e della restaurazione dell’ordine romano. Secondo l’Autore, però, alcune osservazioni circa contenuto e formazione di quei provvedimenti restituiscono un quadro più frastagliato dell’attività della cancelleria in quel momento di trapasso dalle grandi compilazioni (Digesta e Codex) alla legislazione novellare, e suggeriscono quindi di accogliere questa ricostruzione dei caratteri della legislazione pubblicistica di Giustiniano con talune cautele.File | Dimensione | Formato | |
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