I processi di ricostruzione linguistica e/o comunicativa e di re-interpretazione del vissuto, insiti nell’atto del narrare, possono essere analizzati attraverso forme di ricostruzione narrativa ben specifiche, i c.d. retelling (‘ri-racconti’), termine con cui si è soliti indicare l’attività di ricostruzione o riproduzione di una storia già presentata dalla/o stessa/o parlante in una situazione comunicativa differente. I retelling hanno goduto di un interesse crescente anche negli studi linguistici; tuttavia, un ambito di analisi che necessita tutt’oggi di indagini più approfondite riguarda il confronto prosodico tra più versioni della stessa storia (cfr. però Barth Weingarten/Schumann/Wohlfarth 2012). Partendo dal raffronto microscopico tra il primo e il secondo racconto di un ricordo d’infanzia di RB, parlante intervistata nell’ambito del cosiddetto Israelcorpus, il presente contributo presenta prime riflessioni circa l’analisi prosodica di retelling. Dall’analisi emerge, in particolare, come il ricorso a strutture già utilizzate in precedenza risulti più evidente nel caso del discorso riportato, che segna il passaggio al tempo raccontato (erzählte Zeit), mentre si fa più sfumato nel caso delle sequenze descrittive, ancorate al tempo del racconto (Erzählzeit). Si osserva, inoltre, come una certa costanza lessico-sintattica e prosodica sia rintracciabile non solo nella distribuzione degli accenti (cfr. Barth-Weingarten/Schumann/Wohlfarth 2012), ma anche nel volume della voce.
Rita Luppi (2023). La struttura prosodica dei ri-racconti: prospettive di ricerca. Roma : Aracne [10.53136/97912218094592].
La struttura prosodica dei ri-racconti: prospettive di ricerca
Rita Luppi
2023
Abstract
I processi di ricostruzione linguistica e/o comunicativa e di re-interpretazione del vissuto, insiti nell’atto del narrare, possono essere analizzati attraverso forme di ricostruzione narrativa ben specifiche, i c.d. retelling (‘ri-racconti’), termine con cui si è soliti indicare l’attività di ricostruzione o riproduzione di una storia già presentata dalla/o stessa/o parlante in una situazione comunicativa differente. I retelling hanno goduto di un interesse crescente anche negli studi linguistici; tuttavia, un ambito di analisi che necessita tutt’oggi di indagini più approfondite riguarda il confronto prosodico tra più versioni della stessa storia (cfr. però Barth Weingarten/Schumann/Wohlfarth 2012). Partendo dal raffronto microscopico tra il primo e il secondo racconto di un ricordo d’infanzia di RB, parlante intervistata nell’ambito del cosiddetto Israelcorpus, il presente contributo presenta prime riflessioni circa l’analisi prosodica di retelling. Dall’analisi emerge, in particolare, come il ricorso a strutture già utilizzate in precedenza risulti più evidente nel caso del discorso riportato, che segna il passaggio al tempo raccontato (erzählte Zeit), mentre si fa più sfumato nel caso delle sequenze descrittive, ancorate al tempo del racconto (Erzählzeit). Si osserva, inoltre, come una certa costanza lessico-sintattica e prosodica sia rintracciabile non solo nella distribuzione degli accenti (cfr. Barth-Weingarten/Schumann/Wohlfarth 2012), ma anche nel volume della voce.File | Dimensione | Formato | |
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