La morte non può essere l’elemento causale dell’attribuzione nel contratto. Il contratto non è in grado di regolare rapporti e situazioni che vengono a formarsi in via originaria con la morte del soggetto o che dalla sua morte traggono comunque una loro autonoma qualificazione. Chiarito che il contratto non può svolgere la funzione dell’atto a causa di morte, riservata in esclusiva al testamento, va però aggiunto che il contratto può, ciò nondimeno, assumere la configurazione di atto ‘connesso alla morte’, o atto post mortem, quando il rapporto, anziché originare da un atto di autonomia compiuto in funzione ed in previsione della morte, preesiste alla morte, la quale funge soltanto da momento di decorrenza degli effetti, configurandosi per lo più come termine di efficacia o come condizione.
Antonio Albanese (2023). Autonomia contrattuale e fenomeni successori. ARCHIVIO GIURIDICO FILIPPO SERAFINI, CLV(3), 559-605 [10.53148/AG202303001].
Autonomia contrattuale e fenomeni successori
Antonio Albanese
2023
Abstract
La morte non può essere l’elemento causale dell’attribuzione nel contratto. Il contratto non è in grado di regolare rapporti e situazioni che vengono a formarsi in via originaria con la morte del soggetto o che dalla sua morte traggono comunque una loro autonoma qualificazione. Chiarito che il contratto non può svolgere la funzione dell’atto a causa di morte, riservata in esclusiva al testamento, va però aggiunto che il contratto può, ciò nondimeno, assumere la configurazione di atto ‘connesso alla morte’, o atto post mortem, quando il rapporto, anziché originare da un atto di autonomia compiuto in funzione ed in previsione della morte, preesiste alla morte, la quale funge soltanto da momento di decorrenza degli effetti, configurandosi per lo più come termine di efficacia o come condizione.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Saggio pubblicato su Archivio giuridico, anno CLV, fasc. 3 2023, pp. 559-605
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