La "volontà d'archivio" è un concetto che si riferisce alla volontà di conservare e tramandare il proprio archivio. Nel mondo analogico si possono ricercare tracce di “volontà d’archivio” nelle modalità in cui i documenti sono stati organizzati, conservati e postillati dall’autore. Se per il cartaceo l’intenzione conservativa è stata per secoli agevolata dalla stabilità del supporto scrittorio, il digitale ha modificato drasticamente il rapporto dell’autore con la produzione e la gestione documentaria. Dall’analisi di interviste e sondaggi, emerge come la maggior parte degli scrittori trascurino o diano poca importanza ai propri archivi digitali, in un’epoca in cui, al contrario, la “volontà d’archivio” risulta assolutamente cruciale per la preservazione futura. Per questo motivo, le istituzioni individuate per la conservazione del digitale d’autore devono assumersi più responsabilità rispetto al passato per salvaguardare questo patrimonio. Gli sforzi istituzionali dovrebbero concentrarsi, in particolare, su ricerca e sviluppo di tecniche informatiche, archivistiche e filologiche in grado di gestire lo spettro di complessità di questi archivi, dall’acquisizione alla consultazione, nel rispetto della normativa vigente.

Verso una "volontà d'archivio" digitale

Lucia Giagnolini
Primo
2023

Abstract

La "volontà d'archivio" è un concetto che si riferisce alla volontà di conservare e tramandare il proprio archivio. Nel mondo analogico si possono ricercare tracce di “volontà d’archivio” nelle modalità in cui i documenti sono stati organizzati, conservati e postillati dall’autore. Se per il cartaceo l’intenzione conservativa è stata per secoli agevolata dalla stabilità del supporto scrittorio, il digitale ha modificato drasticamente il rapporto dell’autore con la produzione e la gestione documentaria. Dall’analisi di interviste e sondaggi, emerge come la maggior parte degli scrittori trascurino o diano poca importanza ai propri archivi digitali, in un’epoca in cui, al contrario, la “volontà d’archivio” risulta assolutamente cruciale per la preservazione futura. Per questo motivo, le istituzioni individuate per la conservazione del digitale d’autore devono assumersi più responsabilità rispetto al passato per salvaguardare questo patrimonio. Gli sforzi istituzionali dovrebbero concentrarsi, in particolare, su ricerca e sviluppo di tecniche informatiche, archivistiche e filologiche in grado di gestire lo spettro di complessità di questi archivi, dall’acquisizione alla consultazione, nel rispetto della normativa vigente.
2023
La memoria digitale: forme del testo e organizzazione della conoscenza. Atti del XII Convegno Annuale AIUCD.
92
98
Lucia Giagnolini
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