Acute effects of pre-activation method with single and multiple joint exercises on muscular activity and training volume during the bench press exercise | Effetti acuti del metodo della pre-attivazione con esercizi monoarticolari e multiarticolari sull’attività muscolare e sul volume di allenamento durante l’esercizio di distensione su panca (bench press)

BACKGROUND: The pre-activation method (PA) has been shown to enhance muscle activation due to its low intensity. Moreover, it cannot be performed until muscle failure. However, it is not clear whether exercise selection can influence the results. This study aimed to test two different protocols of PA on muscle activation and the volume of repetitions during the bench press (BP). METHODS: Eleven resistance-trained males underwent anthropometric measures (24.45 +/- 3.93 years; 80.27 +/- 7.74 kg; 1.74 +/- 0.05 m) and completed 3 different experimental conditions in a randomized-crossover design: traditional method (BP at 70% of 1 RM), PA single-joint (dumbbell fly at 30% 1 RM+BP at 70% 1 RM), and PA multijoint (BP at 30% 1 RM+BP at 70% 1 RM). PA was performed with a fixed number of 10 repetitions and BP was performed until muscle failure. The activity of the pectoralis major was measured via surface electromyography (EMG), and normalized units were used for inter-individual analysis. A one-way ANOVA was used to compare EMG data and the number of repetitions across the experimental conditions. RESULTS: EMG data showed no differences for all conditions (PA-SJ=58.87 +/- 12.74; PA-MJ=56.18 +/- 12.29; traditional method=57.44 +/- 13.14; P=0.87). The number of repetitions performed during BP was reduced after both protocols of PA (P=0.036). CONCLUSIONS: Regardless of exercise selection, PA did not promote greater muscle activation or improved number of repetitions during the BP; therefore, PA may not be an effective method for exercise performance in BP.

OBIETTIVO: È stato dimostrato che il metodo della pre-attivazione (PA) migliora l’attivazione muscolare grazie alla bassa intensità impiegata. In addizione a ciò, non può essere svolto fino al cedimento muscolare. Tuttavia, non è del tutto chiaro se la selezione dell’esercizio specifico possa influenzare o meno i risultati. Questo studio mira ad analizzare due diversi protocolli di PA sull’attivazione muscolare e sul volume di ripetizioni durante la distensione su panca (BP). METODI: Undici soggetti di sesso maschile allenati nel sollevamento pesi sono stati sottoposti a una serie di misure antropometriche (24,45±3,93 anni; 80,27±7,74 kg; 1,74±0,05 m) e hanno completato 3 diverse condizioni sperimentali in un trial randomizzato con disegno crossover: metodo tradizionale (BP al 70% di 1 RM), PA monoarticolare (single joint [SJ]) (croci con manubri al 30% 1 RM+BP al 70% 1 RM) e PA multiarticolare (multijoint [MJ]) (BP al 30% 1 RM+BP al 70% 1 RM). La PA è stata eseguita con un numero costante di 10 ripetizioni e BP è stato eseguito fino al cedimento muscolare. L’attività del muscolo grande pettorale è stata misurata tramite elettromiografia di superficie (EMG) e sono state usate unità normalizzate per l’analisi interindividuale. Si è ricorso all’ausilio di una ANOVA a una via per confrontare i dati EMG e il numero di ripetizioni nella totalità delle condizioni sperimentali. RISULTATI: I dati EMG non hanno evidenziato differenze sostanziali a prescindere dalle condizioni (PA-SJ=58,87±12,74; PA-MJ=56,18±12,29; metodo tradizionale: 57,44±13,14; P=0,87). Il numero di ripetute eseguite durante la BP è risultato ridotto dopo entrambi i protocolli di PA (P=0,036). CONCLUSIONI: Indipendentemente dalla scelta dell’esercizio, la PA non ha promosso una maggiore attivazione muscolare, né ha migliorato il numero di ripetute durante la BP; pertanto, PA potrebbe non essere un metodo efficace per incrementare le prestazioni nell’esercizio di BP.