La determinazione più affidabile dei requisiti acustici passivi degli edifici si basa sulle misurazioni in opera ad edificio finito, conformemente alle note norme UNI EN ISO di settore. A prescindere dalle molte problematiche sollevate dal D.P.C.M. 5/12/1997, tuttora in attesa di aggiornamento legislativo, è però chiaro che anche le misurazioni più affidabili sono affette da incertezza. Inoltre, è poco realistico pensare di poter misurare le prestazioni acustiche di tutti gli elementi tecnici che compon-gono un intero edificio, tranne forse che nel caso di villette unifamiliari. Per questo la recente norma UNI 11367 sulla classificazione acustica delle unità immobiliari con-sidera in maniera sistematica sia l’incertezza di misura sia quella di campionamento. La prima, dipendente dal processo di misura, è univocamente fissata nel prospetto F.1 della norma associando ad ogni valore misurato di un requisito acustico il corrispondente scarto tipo di riproducibilità dell’indice di valutazione. La seconda invece nasce dal fatto che, nel caso di sistemi edilizi caratterizzati da tipologie seriali, cioè con elementi tecnici che si ripetono, è possibile effettuare prove solo su alcuni degli elementi tecnici costituenti l’edificio, estendendo poi il risultato a tutti gli altri elementi tecnici. I criteri di campionamento sono descritti nell’appendice G della UNI 11367. Per sistemi edilizi a tipologia seriale si intendono quelli con elementi tecnici che si ripetono secondo schemi che dipendono dalle caratteristiche distributive, organizzative e funzionali degli ambienti delle unità immobiliari. In questi casi il campionamento consente di contenere il numero complessivo di determinazioni sperimentali necessarie per la valutazione della classe acustica delle unità immobiliari. Occorre anche ricordare che il campionamento degli elementi tecnici da sottoporre a prova si basa sull’individuazione di opportuni “gruppi omogenei” di detti elementi. Il metodo di campionamento, sebbene permetta di velocizzare le operazioni di misu-ra per la classificazione acustica degli edifici, presenta problematiche peculiari, connesse con l’inevitabile variabilità dei risultati delle singole misurazioni. Infatti, analizzando in alcuni casi concreti i risultati ottenuti applicando il numero minimo di misurazioni previsto dal metodo di campionamento della UNI 11367, si può notare come a volte questi siano poco soddisfacenti. Esiste uno scostamento, in alcuni casi molto evidente, tra i risultati ottenuti effettuando le misurazioni relative a tutti gli elementi tecnici utili alla classificazione o, viceversa, effettuando le misurazioni solo un campione di ogni tipologia di elementi tecnici formato così come attualmente raccomandato dalla UNI 11367. Nel presente lavoro si intende effettuare un’analisi specifica delle cause che provo-cano i suddetti scostamenti in alcuni casi concreti, al fine di proporre un criterio, da associare all’utilizzo del metodo di campionamento, che impedisca il verificarsi di risultati anomali.
Barbaresi L., Garai M. (2010). Un criterio di campionamento nella determinazione dei requisiti acustici delle unità immobiliari. ROMA : Associazione Italiana di Acustica.
Un criterio di campionamento nella determinazione dei requisiti acustici delle unità immobiliari
BARBARESI, LUCA;GARAI, MASSIMO
2010
Abstract
La determinazione più affidabile dei requisiti acustici passivi degli edifici si basa sulle misurazioni in opera ad edificio finito, conformemente alle note norme UNI EN ISO di settore. A prescindere dalle molte problematiche sollevate dal D.P.C.M. 5/12/1997, tuttora in attesa di aggiornamento legislativo, è però chiaro che anche le misurazioni più affidabili sono affette da incertezza. Inoltre, è poco realistico pensare di poter misurare le prestazioni acustiche di tutti gli elementi tecnici che compon-gono un intero edificio, tranne forse che nel caso di villette unifamiliari. Per questo la recente norma UNI 11367 sulla classificazione acustica delle unità immobiliari con-sidera in maniera sistematica sia l’incertezza di misura sia quella di campionamento. La prima, dipendente dal processo di misura, è univocamente fissata nel prospetto F.1 della norma associando ad ogni valore misurato di un requisito acustico il corrispondente scarto tipo di riproducibilità dell’indice di valutazione. La seconda invece nasce dal fatto che, nel caso di sistemi edilizi caratterizzati da tipologie seriali, cioè con elementi tecnici che si ripetono, è possibile effettuare prove solo su alcuni degli elementi tecnici costituenti l’edificio, estendendo poi il risultato a tutti gli altri elementi tecnici. I criteri di campionamento sono descritti nell’appendice G della UNI 11367. Per sistemi edilizi a tipologia seriale si intendono quelli con elementi tecnici che si ripetono secondo schemi che dipendono dalle caratteristiche distributive, organizzative e funzionali degli ambienti delle unità immobiliari. In questi casi il campionamento consente di contenere il numero complessivo di determinazioni sperimentali necessarie per la valutazione della classe acustica delle unità immobiliari. Occorre anche ricordare che il campionamento degli elementi tecnici da sottoporre a prova si basa sull’individuazione di opportuni “gruppi omogenei” di detti elementi. Il metodo di campionamento, sebbene permetta di velocizzare le operazioni di misu-ra per la classificazione acustica degli edifici, presenta problematiche peculiari, connesse con l’inevitabile variabilità dei risultati delle singole misurazioni. Infatti, analizzando in alcuni casi concreti i risultati ottenuti applicando il numero minimo di misurazioni previsto dal metodo di campionamento della UNI 11367, si può notare come a volte questi siano poco soddisfacenti. Esiste uno scostamento, in alcuni casi molto evidente, tra i risultati ottenuti effettuando le misurazioni relative a tutti gli elementi tecnici utili alla classificazione o, viceversa, effettuando le misurazioni solo un campione di ogni tipologia di elementi tecnici formato così come attualmente raccomandato dalla UNI 11367. Nel presente lavoro si intende effettuare un’analisi specifica delle cause che provo-cano i suddetti scostamenti in alcuni casi concreti, al fine di proporre un criterio, da associare all’utilizzo del metodo di campionamento, che impedisca il verificarsi di risultati anomali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.