Le trasformazioni del lavoro vanno lette in un più complessivo processo di trasformazione socioeconomica, politica e culturale in cui non solo vengono stravolti il senso e le pratiche dell’esercizio della democrazia, ma viene anche ridefinito uno dei pilastri su cui la democrazia stessa si è venuta fondando: il rapporto tra quest’ultima e il lavoro. Questa trasformazione investe in primo luogo la capacità del lavoro di produrre riconoscimento sociale attraverso l’inclusione in un collettivo, che travalica la dimensione individuale del contratto di lavoro e che si traduce in diritti relativi al lavoro, ma anche alla cittadinanza sociale. In secondo luogo essa riguarda la possibilità che il lavoro costituisca uno spazio in cui esercitare e sviluppare le proprie capacità, il cui utilizzo, anche al di là degli obiettivi lavorativi e professionali, rappresenta a sua volta uno dei presupposti per la riproduzione della democrazia.
V. Borghi (2010). Il lavoro della democrazia, la democrazia del lavoro. ITALIANIEUROPEI, 4, 58-65.
Il lavoro della democrazia, la democrazia del lavoro
BORGHI, VANDO
2010
Abstract
Le trasformazioni del lavoro vanno lette in un più complessivo processo di trasformazione socioeconomica, politica e culturale in cui non solo vengono stravolti il senso e le pratiche dell’esercizio della democrazia, ma viene anche ridefinito uno dei pilastri su cui la democrazia stessa si è venuta fondando: il rapporto tra quest’ultima e il lavoro. Questa trasformazione investe in primo luogo la capacità del lavoro di produrre riconoscimento sociale attraverso l’inclusione in un collettivo, che travalica la dimensione individuale del contratto di lavoro e che si traduce in diritti relativi al lavoro, ma anche alla cittadinanza sociale. In secondo luogo essa riguarda la possibilità che il lavoro costituisca uno spazio in cui esercitare e sviluppare le proprie capacità, il cui utilizzo, anche al di là degli obiettivi lavorativi e professionali, rappresenta a sua volta uno dei presupposti per la riproduzione della democrazia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.